L’avvocato materano Leonardo Pinto esprime alcune considerazioni sulla vicenda che ha portato all’arresto di Giancarlo Pittelli, ex senatore di Forza Italia che in seguito ha aderito a Fratelli d’Italia, dopo l’intervento dell’avvocato Giandomenico Caiazza, presidente delle Camere Penali. Di seguito la nota integrale.
Ecco l’incip del post dell’Avvocato Caiazza pubblicato su facebook: “La drammatica vicenda giudiziaria dell’avvocato calabrese Giancarlo Pittelli, arrestato e da otto mesi in isolamento nel carcere nuorese di Badu ‘e Carros, è gravissima ed allarmante per almeno due ordini di ragioni. La prima è che Giancarlo Pittelli è un avvocato. Non c’entra nulla la solidarietà di categoria. Egli non è accusato di aver molestato una donna, o di aver rapinato una banca, per la qual cosa la sua qualifica professionale non meriterebbe la benché minima considerazione. Egli è stato arrestato per reati asseritamente commessi in ragione dell’esercizio del suo magistero difensivo. Difendendo soggetti accusati di appartenere a cosche ndranghetistiche, egli avrebbe finito per concorrere nei reati dei propri stessi assistiti.”.
Precisa l’Avvocato Caiazza che “Secondo legge e Costituzione, la privazione della libertà personale prima di una sentenza di condanna è una soluzione estrema, eccezionale, temporalmente da limitarsi quanto più possibile, giustificata non solo da una imponente consistenza indiziaria, ma soprattutto da “concrete ed attuali” esigenze di cautela rispetto alla indagine.”.
Anche se superfluo, appare utile ricordare che -per espressa previsione dell’art.3 Cost.- siamo tutti uguali davanti alla legge, quindi anche gli avvocati, i magistrati, il Presidente della Repubblica, i cantanti, gli indigenti, i ricchi, anche i politici che si ritengono potenti.
Pertanto, l’Avvocato Pitelli, al pari di chiunque altro, e così anche i magistrati che si occupano della sua vicenda giudiziaria, nello svolgimento delle proprie funzioni devono sempre rispettare la legge.
Ciò premesso, come già ho avuto modo di spiegare nel commento al post in rassegna, per poter prendere posizione sulla vicenda giudiziaria dell’Avvocato Pittelli e sulla correttezza o meno della misura cautelare applicata nei suoi confronti, è necessario conoscere se non altro l’ordinanza di custodia cautelare eseguita, il pronunciamento del Tribunale del Riesame, che immagino ci sia, nonché quello della Cassazione. Atti che personalmente non conosco e che ritengo, salvo smentita, non conoscano neppure quelli che si siano espressi al riguardo.
Orbene, se mi sarà data la possibilità di conoscere il contenuto dei predetti atti e dovessi rilevare una violazione di legge da parte di magistrati in danno dell’Avvocato Pittelli e, ove si trattasse di ipotesi delittuosi perseguibili d’ufficio, mi renderò promotore di iniziative contro i responsabili. Nel qual caso inviterò l’Avvocato Caiazza ed altri colleghi, che vorranno farlo, a seguirmi. Qualora invece non dovessero emergere violazioni, bisognerà concludere con il brocardo dura lex, sed lex, anche per l’Avvocato Pittelli al pari di tutti gli altri cittadini, compreso il Presidente della Repubblica.