Rosanna Travascia: “Maria Montessori, 150 anni dalla nascita. La donna più sbalorditiva d’Europa che ha rivoluzionato l’educazione pedagogica”. Di seguito la nota integrale.
“Per educare bisogna essere educati”, Maria Montessori.
Il 31 Agosto 1870 nasceva a Chiaravalle, a pochi km da Ancona, la donna che ha rivoluzionato il mondo del’infanzia. Dopo 150 anni, la sua figura e le sue teorie sull’educazione sono ancora modernissime. Quest’anno ricorrono i centocinquant’anni dalla nascita di Maria Montessori, ribelle al conformismo, femminista e suffragetta educatrice, pedagogista, filosofa e creatrice del modello educativo Montessori, famoso in tutto il mondo.
Era una bambina vivace e curiosa, ma iniziò ad appassionarsi agli studi solo a 11 anni d’età. Suo padre avrebbe voluto che la figlia si formasse per diventare insegnante, mentre Maria desiderava studiare medicina. Alla fine, superando non pochi ostacoli, fu lei a spuntarla, grazie anche al sostegno della madre. Così, ebbe inizio un brillante percorso accademico: Maria Montessori divenne la terza donna italiana a conseguire una laurea in medicina con una tesi in cui si sforzava di trovare una definizione clinica delle allucinazioni per far luce su un ambito piuttosto marginale, periferico, oscuro, come quello rappresentato allora dalla malattia mentale. Quando iniziò a lavorare come assistente presso la clinica psichiatrica dell’Università di Roma, il suo compito consisteva nel recupero dei bambini con problemi psichici, a quel tempo definiti anormali. Le ricerche in materia la portarono ad entrare in contatto con Regno Unito e Francia. I suoi studi e quelli di altri medici attribuivano all’educazione un ruolo centrale nel recupero di questi bambini. Maria Montessori partecipò a numerosi convegni pedagogici in diverse città europee. Visto che i suoi interessi si erano orientati verso l’ambito educativo, decise di prendere una laurea in filosofia, mentre piovevano i riconoscimenti e le borse di studio. Intanto, si occupò dell’organizzazione educativa di asili infantili. Per questo, a Roma, nel 1907 aprì la prima casa dei bambini dove applicò il metodo della Pedagogia Scientifica: è l’unica donna ad essere apparsa su una banconota delle vecchie lire. Aveva viaggiato in lungo e in largo per il mondo e si era sentita a casa anche in posti molto lontani. Lei rappresentava un nuovo modello di donna inclassificabile perché le sue ideologie sono rimaste al di sopra di ogni ideologia. E’ attualissima in quanto, a distanza di oltre un secolo, il suo metodo non ha perso vigore, ma in questo momento è particolarmente di tendenza grazie alle neuroscienze, le quali stanno confermando molte idee della fondatrice: il suo nome è sinonimo di educazione attenta alle esigenze del bambino. Anche in Italia, in un periodo come questo, in cui l’emergenza Coronavirus ha riportato la scuola al centro del dibattito, la vita e il pensiero di Maria Montessori possono ancora ispirare e aiutare i genitori e gli insegnanti a mettere il bambino al centro, qualunque sia il protocollo sanitario da seguire.
Candidata due volte al Nobel per la Pace, non le fu mai attribuito, lasciando un vulnus enorme nella storia di questo prestigioso Premio, mai consegnato a figure del mondo educativo. L’auspicio è che i 150 anni dalla sua nascita, siano l’occasione per una memoria attiva, consapevole, che riporti al centro dell’attenzione i temi dell’educazione, della crescita e dell’autonomia di pensiero dei bambini.