Rosanna Travascia: “Insegnare oltre la distanza: la scuola che verrà”. Di seguito la nota integrale.
L’esperienza della didattica a distanza nelle scuole italiane, durante il periodo di chiusura determinato dall’emergenza Covid-19, propone agli insegnanti buone prassi, spunti, strategie, riflessioni e modelli per ripensare la scuola e la didattica e per affrontare il futuro in modo flessibile e competente. Le nuvole che si addensano sulla imminente ripresa dell’anno scolastico sembrano non finire: il problema della gestione di eventuali contagi, l’incognita della consegna dei banchi monoposto nei tempi previsti, la carenza delle aule e dell’organico del personale. Le linee guida delle politiche educative post-Coronavirus saranno: digitalizzazione, inclusione e personalizzazione. Dunque, non va sprecata l’opportunità di un radicale cambio di paradigma, convertendo in positivo il dramma della prolungata chiusura delle sedi fisiche della scuola, provocato dal lockdown. Alle scuole, deve essere consentito di sperimentare il futuro: curricoli essenziali, didattica mista e individuazione di percorsi personalizzati. Pertanto, questo nuovo anno scolastico, appena iniziato, dovrà fronteggiare svariate sfide e adeguarsi al cambiamento dettato dalla pandemia. Il sistema formativo, sarà in grado di superare i nodi irrisolti e tutti gli interrogativi che attualmente premono? Che possa essere per la scuola un anno all’insegna della normalità, della crescita, del confronto, della sfida culturale, di scoperte emozionali e di condivisione di momenti di accrescimento del senso civico. Che questa nube di incertezza faccia posto a orizzonti tersi, restituenti l’equilibrio necessario per procedere nella giusta direzione.
Buon Cammino ai dirigenti scolastici, agli insegnanti, ai collaboratori e a tutte le risorse preziose e imprescindibili per la formazione degli scolari. Un buon inizio ai genitori che, nonostante i molteplici quotidiani impegni lavorativi e familiari, sono pronti ad affiancare i propri figli nella crescita pedagogica e a cooperare con la scuola per il loro migliore rendimento.