Si è svolta questa mattina una call con la Direzione Aziendale FCA e il Comitato della sicurezza in merito ai casi Covid-19.
L’azienda ha comunicato uno altro caso positivo e a seguito di verifiche sono stati individuate altre 13 persone che sono entrate in contatto con il paziente positivo: di queste persone sei persone hanno già effettuato il tampone mentre 7 sono state segnalate all’Asp.
Ora sono sette i casi positivi al Coronavirus di lavoratori della Fca di Melfi.
Usb: “Se non si procede immediatamente con sanificazione e tamponi, tra poche settimane potrebbero essere centinaia i lavoratori contagiati alla Fca di Melfi”.
Si apprende che anche oggi un altro lavoratore Fca è risultato positivo al Covid-19.
Ormai il danno è stato fatto, nessuno ha ascoltato il grido di allarme lanciato da Usb Basilicata e Usb Fca.
Come sindacato abbiamo denunciato sin da subito che la situazione venutasi a creare a Melfi aveva bisogno di risposte immediate.
Invece così non è stato, e la cosa grave è che ancora oggi nessuno interviene a tutela della salute dei lavoratori e di tutto il comprensorio, fermando lo stabilimento per sanificarlo e facendo, nel frattempo, i tamponi a tutti i lavoratori prima di rientrare al lavoro.
Non è possibile stabilire la portata della diffusione del virus, potrebbero già essere molte decine le persone contagiate ma asintomatiche che quotidianamente varcano i cancelli della Fca di Melfi.
Appare però evidente che i drammatici avvenimenti di questi mesi non hanno insegnato nulla a chi, in primis il datore di lavoro, è preposto a vigilare sulla salute dei lavoratori.
Nessuno sembra ricordare che una sola persona lasciata libera di spostarsi può alimentare un focolaio di contagi enorme e lo stabilimento di Melfi, per numero di dipendenti e per collocazione geografica, è una vera e propria polveriera in mezzo a tre regioni.
I lavoratori a questo punto devono trovare il coraggio di ribellarsi a questa assurda situazione che rischia di mettere in serio pericolo la loro salute, quella dei propri cari e di intere comunità, rigettando innanzitutto ogni strumentale accusa che possa trasformarli da vittime a capro espiatorio .