“Misure di sostegno per l’acquisto della prima casa di proprietà”, questa la proposta di legge di iniziativa del consigliere Vizziello licenziata dalla terza Commissione consiliare (Attività produttive, Territorio e Ambiente) convocata dal presidente Quarto.
La proposta di legge è stata licenziata con il parere favorevole unanime dei consiglieri presenti: Quarto (Bp), Vizziello (Fdi), Sileo (Lega), Baldassarre (Idea), Acito e Bellettieri (Fi), Trerotola (Pl), Cifarelli (Pd), Carlucci (M5s).
Il proponente consigliere Vizziello ha relazionato in merito agli emendamenti proposti alla pdl, facendo riferimento al confronto svoltosi in quarta Commissione consiliare che ha portato alla riformulazione del testo iniziale allo scopo di recepire le indicazioni pervenute sia dai singoli consiglieri, sia dalle parti sociali nel corso della audizioni.
“Recepito – ha specificato Vizziello – l’emendamento proposto dal consigliere Aliandro (Lega) con la finalità di istituire una forma di agevolazione economica anche per la ristrutturazione della prima casa di proprietà e recepito, anche, l’emendamento proposto dal consigliere Perrino (M5s) che non considera opportuna la concessione degli strumenti agevolativi per l’acquisto e la ristrutturazione della prima casa solo sulla base dell’ordine di presentazione delle domande. Finalità dell’emendamento è quello di garantire ad una platea quanto più vasta possibile le opportunità previste dalla legge che non possono essere selezionate sulla base del criterio della tempestività delle domande, occorrendo, a tal fine, criteri ulteriori (ad esempio quello dell’Isee) che, eventualmente, spetterà alla Giunta regionale determinare”.
“La riformulazione dell’articolo 1 – ha continuato Vizziello – con la soppressione della percentuale dello 0,5 per cento della quota di interessi sul mutuo oggetto di abbattimento per effetto dell’intervento di sostegno a carico della Regione, intende recepire buona parte dell’emendamento proposto dal consigliere Polese (Iv), nonché quello proposto dal consigliere Trerotola (Pl), mirati ad incrementare il sostegno regionale con riferimento alla quota interessi dei mutui stipulati dalle giovani coppie per l’acquisto e la ristrutturazione della prima casa di abitazione. Il non accoglimento integrale dell’emendamento del consigliere Polese è determinato, ad avviso di chi scrive, dalla necessità di preservare in capo ai soggetti incaricati dell’erogazione del mutuo del rischio di impresa che, se vale per ogni imprenditore, non può non valere per quanti svolgano attività finanziarie, vale a dire istituti ed aziende di credito”.
“La scelta del requisito dei trent’otto anni di almeno uno dei componenti della coppia quale requisito per l’accesso alle misure di sostegno previste dalla presente legge, recepisce in parte – ha sottolineato Vizziello – quanto indicato dal consigliere Polese che aveva proposto, mediante emendamento, l’innalzamento di detto limite di età a quarant’anni. Le esigenze senza dubbio condivisibili espresse dal consigliere Polese e finalizzate a non precludere le opportunità previste dalla legge alle coppie nelle quali uno dei componenti abbia raggiunto i quarant’anni, devono essere contemperate dalla constatazione che, purtroppo, la fertilità femminile fa registrare un consistente calo a partire dai 35 anni e scopo della legge è, tra gli altri, anche quello di arrestare il basso tasso di natalità fatto registrare da anni dalla Basilicata, creando i presupposti per rimuovere i fattori di disagio economico ed in particolare abitativo, che possono ostacolare la creazione di nuove famiglie e le scelte procreative delle giovani coppie”.
“L’aggiunta all’articolo 2 dei commi 6 e 7 è fatta in virtù del recepimento – ha riferito Vizziello – dell’indicazione del dott. Ferrara, dirigente dell’Ufficio di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale, che propone di rafforzare le misure di garanzia del mutuatario nei confronti della Regione, a fronte del contributo dalla stessa conferito, sia in termini di partecipazione agli interessi che in termini di prestazione di garanzie”.
“Per quanto concerne, infine, l’emendamento del consigliere Quarto (Bp) – ha detto il proponente della pdl – esso è finalizzato ad attribuire un contributo a fondo perduto corrispondente al 5 per cento dell’ammontare del mutuo contratto dalle giovani coppie, in sostituzione del contributo finalizzato all’abbattimento degli interessi sui mutui contratti per l’acquisto della prima casa da parte dei diversi soggetti individuati dalla legge. Tale emendamento, se da un lato soddisfa nell’immediato esigenze di certezza con riguardo sia all’entità del contributo in favore dei beneficiari sia all’ammontare degli oneri a carico del bilancio regionale, dall’altro comporterebbe per le finanze regionali oneri finanziari di notevole entità, che dovrebbero essere corrisposti nell’immediato e che, non essendo ancorati all’ andamento dei tassi di interesse applicati al rapporto di mutuo, potrebbero essere di entità superiore agli stessi interessi corrisposti dal mutuatario all’istituto di credito con cui ha stipulato il rapporto di mutuo, soprattutto se quest’ultimo è stato stipulato a tasso variabile”.