“L’Ugl non chiede a priori stop negli stabilimenti in cui si paventano casi di positività al coronavirus, o con addetti entrati in contatto con persone contagiate al di fuori del posto di lavoro consapevoli del grande senso di responsabilità e ragionevolezza richiesto a ognuno di noi per superare questo difficile momento. Occorre però evidenziare che, in un settore strategico come quello dell’Fca Melfi con 7 contagi accertati da Covid-19 all’interno dello stabilimento destano preoccupazione tra i dipendenti e l’Ugl: per tanto chiediamo alla Regione Basilicata che attivi screening e tamponi ritenendo che alcune attività lavorative debbano essere presidiate costantemente. Non è il momento di allarmismi e per questo ringraziamo lo spirito di sacrificio e di senso del dovere di migliaia di lavoratori e lavoratrici del grande stabilimento lucano automobilistico”.
Così dichiarano il Segretario regionale metalmeccanici, Florence Costanzo e il segretario della federazione di Potenza, Giuseppe Palumbo per i quali, “parliamo di circa 15000 dipendenti, siamo preoccupati e non allarmati: certo, ci sono casi già accertati all’interno della fabbrica ma – tuonano forte i sindacalisti – l’Ugl è molto indispettita da un atteggiamento passivo della governance lucana che nulla sta’ facendo nel garantire la sicurezza tra i lavoratori, anche in una situazione di emergenza come quella che stiamo ancora vivendo dove di queste ore potremmo anche apprendere che ancora altri ed alcuni lavoratori rientrando dalle vacanze hanno contratto il virus. Noi non possiamo dimenticare di tutelare e salvaguardare la salute e sicurezza di chi deve lavorare per garantire sostegno economico alla propria famiglia oltre che far ripartire il sistema produttivo lucano, come nel settore Fca. Dalla task force regionale apprendiamo solo comunicazioni che un ennesimo lavoratore della Fca di San Nicola di Melfi è risultato positivo al tampone al quale si era sottoposto dopo essere entrato in contatto, nei giorni scorsi, con un suo collega di lavoro. Dalla regione – aggiungono Costanzo e Palumbo – vogliamo l’assunzione di azioni rapide e efficaci capaci di contenere e debellare i contagi all’interno dello stabilimento Fca di San Nicola di Melfi e che metta in atto un vero programma di screening per tutte le maestranze. L’Ugl l’ho ha da sempre chiesto e ribadito ma finora, non ha avuto seguito e si fa orecchie da mercante. Saranno in migliaia i lavoratori che torneranno a riprendere la produzione, tra tanti potrebbe essercene qualcun’altro che, incautamente, potrebbe aver contratto il virus e di conseguenza potrebbe essere potenzialmente infetto. Chiediamo alla Regione Basilicata di mettere in campo la sorveglianza clinico-epidemiologica e diagnostica. Fca sta facendo sforzi per rendere sicuro il proprio stabilimento, e ci sta riuscendo. Come sindacalisti però è nostro dovere lanciare un appello a tutti gli addetti che operano e chiunque abbia contatti con gente terza deve immediatamente essere dotato di ogni dispositivo di protezione adeguato ad intervenire per casi strettamente urgenti . Noi Ugl – concludono i segretari Lucani – affermiamo che si lavori con i massimi livelli di protezione per gli operai, tutelando la salute dei lavoratori ad ogni costo: importante ora agire con responsabilità ed innalzare i livelli di sicurezza promuovendo la diffusione dei test sierologici o i tamponi anche agli asintomatici a rischio, come ha raccomandato l’Organizzazione mondiale della sanità”.