Consegnato questa mattina con una cerimonia istituzionale in via Muro nei Sassi di Matera il complesso scultoreo denominato “Amarsi a Matera, la Fontana dell’amore”.
Alla cerimonia hanno partecipato gli ideatori dell’opera Enzo Viti e Teresa Lupo, lo scultore Domenico Sepe di Afragola, il titolare della fonderia Ruocco, il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri, la vice sindaco Marianna Dimona e l’assessore comunale Simona Orsi.
Il complesso scultoreo si compone di cinque statue in bronzo a grandezza naturale che ripropongono il momento dell’attingimento dell’acqua alle fontane pubbliche da parte delle ragazze che spesso diventava elemento scatenante delle simpatie giovanili.
Lungo il parapetto che costeggia la gradinata di Via Muro, schiere di ragazzi attendevano il passaggio delle loro coetanee per scambiarsi sguardi e mostrarsi reciproco interesse. L’opera rievoca quindi scene di vita ormai confinate nella memoria degli abitanti più anziani degli antichi rioni.
La vita del vicinato dei Sassi aveva regole rigide. Le ragazze non passeggiavano quasi mai da sole tra i vicoli della città. Uno dei pochi momenti in cui questo era possibile, era appunto quello del riempimento delle giare alle fontane. E in quelle occasioni avvenivano incontri, brevi colloqui che potevano tramutarsi, in seguito, in conoscenze più approfondite.
“L’opera, costata circa 160mila euro, è stata ideata e progettata dai disegnatori Enzo Viti e Teresa Lupo, ed è stata realizzata dallo scultore Domenico Sepe, che ha curato la progettazione esecutiva e la direzione artistica”.
L’opera, progettata dai disegnatori Enzo Viti e Teresa Lupo e realizzata dallo scultore Domenico Sepe, ripropone il tema del corteggiamento e dell’innamoramento attraverso la rivisitazione di una scena di vita, oggi confinata solo nella memoria degli abitanti più anziani degli antichi rioni: il momento dell’attingimento dell’acqua alle fontane pubbliche da parte delle ragazze. Lungo il parapetto che costeggia la gradinata di Via Muro, schiere di ragazzi attendevano il passaggio delle loro coetanee per scambiarsi sguardi e mostrarsi reciproco interesse. La vita del vicinato dei Sassi aveva regole rigide: le ragazze non passeggiavano quasi mai da sole tra i vicoli della città. Uno dei pochi momenti in cui questo era possibile, era appunto quello del riempimento delle giare alle fontane. E in quelle occasioni avvenivano incontri, brevi colloqui che potevano dar vita a veri innamoramenti.
Nell’era dei social network a Matera, città senza tempo, sarà possibile innamorarsi per strada, in un luogo romantico come i Sassi, e scambiarsi un pegno d’amore: un geco, animale millenario dell’habitat rupestre che sarà prodotto dagli artisti-artigiani materani in ceramica o in tufo. Rappresenta la perennità dell’esistenza di questi scenari, rimandando alla perennità del sentimento dell’amore.
L’opera, costata circa 160mila euro, è stata realizzata con i fondi stanziati dal MiBACT nell’ambito della legge 208/2015, circa 800mila euro il finanziamento complessivo, e unicamente utilizzabili per l’acquisto di immagini visive, di immagini scultoree raffiguranti la vita nei Sassi, e di installazioni di arte urbana.
La fotogallery dell’inaugurazione della Fontana degli innamorati nei Sassi di Matera (foto www.SassiLive.it)
Un opera veramente brutta. Mi auguro che siano gli ultimi soldi pubblici gettati nella spazzatura da questa Amministrazione guidata da un Sindaco che adesso deve andare in pensione!