Era il 3 luglio quando il Sindaco di Tricarico, dopo aver dato conferma della sua partecipazione come relatore al dibattito pubblico sul tema del disegno di legge (presunto!) di “Riordino del Sistema sanitario regionale di Basilicata” organizzato dal gruppo consiliare C.R.D., faceva pervenire al presidente Melfi una nota in cui comunicava la sua impossibilità a partecipare all’incontro a motivo del “lavoro che, insieme ai sindaci dell’intero comprensorio, da tempo stiamo portando avanti ai tavoli istituzionali”. Di questo lavoro, ad oggi, la comunità tricaricese ha potuto constatare poco più che qualche new entry nell’organico dell’Ospedale distrettuale di Tricarico, un banchetto all’ombra dell’ultimo sole per una raccolta firme di cui si ignora l’effetto ma ben si conosce la inutilità formale e sostanziale, qualche altra postazione in stand by da occupare appena possibile. Tutto il resto è il nulla. Se nonfosse che dopo due mesi da quella nota al Presidente Melfi, il sindaco Carbone, accompagnato dall’assessore al ramo, presente almeno una volta al comune per firmare un qualche atto, scrive al presidente della conferenza dei sindaci, dott. Nicola Massimo Morea, per chiedere “la convocazione di un tavolo di lavoro con la conferenza dei sindaci che sia occasione di confronto e dibattito” sui temi: 1) Disegno di legge “Riforma del Sistema Sanitario” (sic, non si sa di quale sistema sanitario si voglia dibattere né a quale disegno di legge si intenda fare riferimento) – 2) Criticità dell’ospedale distrettuale di Tricarico “diventate ormai emergenze con ricadute importanti per tutto il territorio afferente al presidio ospedaliero.” La domanda sorge spontanea: ma non stavano portando avanti da tempo un lavoro su queste tematiche con tutti i sindaci del comprensorio? La risposta è altrettanto spontanea: sussiste negli amministratori di Tricarico una qualche confusione fra i tavoli istituzionali e le tavolate conviviali, nel comprensorio e fuori il comprensorio, soprattutto. Altra domanda: il sindaco del comune di Tricarico nel quale ha sede l’ospedale distrettuale “Rocco Mazzarone” non è in grado di cominciare ad affrontare questa discussione da solo, con i referenti di competenza, in primis l’assessore regionale alla Sanità, accolto in pompa magna durante i giorni dello screening sierologico, e del quale in una diretta facebook sì e nell’altra pure il sindaco Carbone non smetteva di tessere encomi e elargire profondi e sentiti ringraziamenti? Non ha voluto partecipare all’incontro pubblico organizzato dai consiglieri di minoranza, per ragioni anche accettabili di “invidia” politica: ma adesso che gli si è lasciato campo libero, cosa aspetta il Sindaco dell’ #avantituttafinalmente a farsi avanti, senza hastag e senza emoticon, per affrontare con serietà una situazione che lui stesso definisce emergenziale, e che riguarda prima di tutti gli altri comuni del comprensorio, il comune da lui amministrato? Vorrà dire che, se ha bisogno di un qualche pungolo per pavoneggiarsi, con i suoi fidi, ma spesso assenti, assessori, di quante infinite cose ha messo in atto ed intende realizzare per Tricarico, glielo forniremo noi consiglieri del gruppo CRD, chiedendo formalmente di essere ricevuti dall’assessore Leone per portare le nostre proposte e il nostro punto di vista sul tema del riordino del sistema sanitario regionale di Basilicata, e soprattutto per offrire spunti di soluzione alle criticità che riguardano il nostro ospedale.
Set 09