Trasporto pubblico, Usb: “Nuovo decreto anti Covid, nuove fregature per le classi più deboli”. Di seguito la nota integrale.
Da pochi giorni è entrato in vigore il nuovo decreto ministeriale che consente di viaggiare sui mezzi di trasporto con una capienza massima dell’ 80%, prima era del 50%.
Le ragioni di questa variazione sono legate alla riapertura delle scuole, con l’aumento del numero di pendolari non ci sarebbero tanti mezzi di trasporto per tutti.
Sostanzialmente si allentano le maglie del contenimento e del distanziamento non perché il virus sia meno aggressivo di prima ma perché mancano gli strumenti per mettere in sicurezza tutta la popolazione viaggiante.
La cosa veramente grave è che si è deciso questo in funzione della riapertura delle scuole, si passerà ad un livello di esposizione e rischio maggiore proprio ora che bambini e adolescenti dovranno uscire di casa.
Come al solito saranno le fasce più deboli a pagare il prezzo più alto, si accalcheranno sui mezzi pubblici perché la loro condizione economica non gli permette di fare diversamente.
Eppure bastava, ad esempio, destinare una parte degli enormi fondi concessi alle grandi imprese, come Fca, all’ampliamento del parco autobus nazionale.
Si Fca, che ha ricevuto un prestito di 6 miliardi e trecento milioni a garanzia zero dallo Stato.
Allora, per restare in tema finanziamenti pubblici, i pullman mancanti dovrebbero acquistarli coloro i quali, sfruttando l’emergenza del Covid, ha preso soldi con la pala a proprio esclusivo vantaggio.
Utilizzassero una parte dei miliardi intascati per la mobilità dei propri dipendenti.
Così ci sarebbero più mezzi per far viaggiare bambini e ragazzi in sicurezza.
Quella di Usb è una provocazione, sa che questo avverrà solo quando la classe operaia avrà acquisito la necessaria coscienza ( la forza ce l’ha già) per cacciare una volta per tutte le classi capitalistiche.