La discussa riforma sanitaria presentata dal governo regionale è stata oggetto di discussione del convegno orgnizzato nel pomeriggio nella sala conferenze dell’hotel San Domenico di Matera dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giovanni Vizziello, che ha presentato una proposta in grado di garantire l’autonomia dell’ospedale Madonna delle Grazie di Matera: “Siamo convinti che sia necessaria una riforma sanitaria vera e propria in grado, attraverso opportuni investimenti, di rilanciare il ruolo degli ospedali, in particolare del Madonna delle Grazie di Matera, e di potenziare la medicina del territorio, superando, nei fatti, le ipotesi di riorganizzazione della rete ospedaliera, già sperimentate dal precedente governo regionale di centro sinistra e che non sono in grado di incidere positivamente sulle vecchie e nuove esigenze di salute della nostra comunità”.
All’iniziativa anno aderito Antonio Guerricchio, Presidente Federfarma Basilicata; il segretario Uil Matera, Franco Coppola, il presiden del Tribunale diritti e doveri dei medici di Matera, Alberto Fragasso, la segretaria aziendale Asm FP Cgil Medici, Giovanna Di Pede, il responsabile USCA Matera, Mariano Ruggieri e Eustacchio Vitullo dell’ANAAO ASSOMED.
Consigliere regionale Vizziello (Fratelli d’Italia): Senza investimenti la riforma sanitaria è aria fritta.
Occorre rivedere l’intero impianto del nostro servizio sanitario regionale non limitandosi ad un semplice riordino della rete ospedaliera, ma procedendo ad una vera e propria riforma sanitaria, vale a dire un progetto di investimenti in grado di potenziare le attività ospedaliere, come quelle di prevenzione, diagnostica, riabilitazione ed assistenza domiciliare, scendendo nel merito delle questioni, attraverso un confronto costruttivo con le rappresentanze sindacali del comparto sanità e con le associazioni rappresentative delle esigenze dei cittadini”.
E’ quanto dichiarato dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giovanni Vizziello, che ha introdotto il dibattito sul futuro del sistema sanitario lucano, che si è tenuto ieri a Matera presso l’Hotel San Domenico e che ha visto la partecipazione di molte associazionidi rappresentanza del settore sanitario.
“ Che le cose nella sanità lucana non vanno come dovrebbero andare”-ha affermato Vizziello-“ lo dimostrano i dati sull’emigrazione sanitaria, con un lucano su quattro che necessitando di assistenza si ricovera in ospedali di altre regioni e un saldo di mobilità sanitaria che fa registrare per le casse regionali un rosso di 54 milioni di euro, con la necessità stringente”- ha spiegato Vizziello-“ di non limitarsi alle semplici costruzioni teoriche, azienda ospedaliera o territoriale unica, bensì di mettere in campo gli strumenti in grado per davvero di migliorare le condizioni di salute dei nostri cittadini e che sappiamo bene quali sono: ospedale di comunità, infermiere di famiglia, farmacia dei servizi, diagnostica di primo livello negli studi dei medici di medicina generale, reti cliniche e soprattutto ripresa a pieno ritmo della produttività del Madonna delle Grazie di Matera”.
“Questo è quello che serve ai cittadini”-ha spiegato l’esponente di Fratelli d’Italia-“ e questo è quello che dobbiamo fare al più presto, sulla base di un confronto di merito con i cittadini e gli operatori sanitari, sviscerando le criticità esistenti in modo costruttivo e senza avvalersi degli urlatori di professione, che abbaiano alla luna senza portare a casa risultati concreti”.
Il Presidente del Tribunale dei diritti e doveri dei medici di Matera Alberto Fragasso ha analizzato nel dettaglio i singoli articoli della bozza di riordino del Sistema Sanitario Lucano predisposta dal Dipartimento Sanità della Regione, sottolineando come non si può sostenere, aprioristicamente, quale modello sia migliore rispetto agli altri, ma occorra adattare ogni ipotesi di riordino alle reali condizioni dei territori, per raggiungere l’obiettivo di servizi sanitari più efficaci ed efficienti.
Il rappresentante dell’AnaaoAssomed Eustacchio Vitullo ha espressamente chiesto alle istituzioni di tutelare con più forza gli operatori sanitari, sottolineando l’importanza delle risorse umane per un sistema sanitario di qualità e denunciando come questa tutela in Basilicata sia spesso mancata, ad esempio in occasione dell’approvazione, nella scorsa legislatura, da parte della Regione di una legge, poi dichiarata incostituzionale, che ritardava l’applicazione in Basilicata della legge n°161 sul nuovo orario di lavoro per il personale sanitario.
La Segretaria Aziendale ASM FPCGL Medici Giovanna Di Pede ha posto l’accento sulla valorizzazione delle risorse umane nell’attuale sistema sanitario regionale, sottolineando la necessità di nuove assunzioni di personale medico ed infermieristico e dell’aggiornamento professionale degli operatori sanitari, vere e proprie precondizioni per una sanità in grado di rispondere efficacemente a vecchie e nuove esigenze di salute della nostra comunità.
Il Segretario della UIL di Matera Francesco Coppola ha sottolineato come la Basilicata non abbia un Piano Sanitario, essendo scaduto nel 2016 l’ultimo Piano approvato dalla Giunta regionale, ed abbia urgente bisogno non di un riordino della rete ospedaliera o di altre operazioni di maquillage bensì proprio di un nuovo Piano Sanitario, in grado di declinare concretamente gli investimenti e le risorse attraverso cui ampliare l’accessibilità dei servizi sanitari in favore dei cittadini.
Il rappresentante della CIMO di Matera Giuseppe Romano ha sottolineato la necessità che l’Ospedale Madonna delle Grazie possa tornare al più presto alla sua vocazione originaria di struttura dedicata alla cura delle acuzie, attraverso un incremento dell’attività chirurgica, la cui costante diminuzione è la causa principale dell’emigrazione ospedaliera denunciata dal consigliere Vizziello.
Infine il Presidente di Federfarma Basilicata Antonio Guerricchio si è soffermato sull’importanza della “Farmacia dei Servizi” quale strumento per migliorare il livello quantitativo e qualitativo dell’assistenza ai malati cronici, perché le farmacie sono diffuse in maniera capillare sull’intero territorio regionale e consentono quindi di portare direttamente nelle case dei cittadini molte prestazioni sanitarie, come il controllodell’aderenza terapeutica o gli accertamenti diagnostici di primo livello, altrimenti difficilmente usufruibili da parte di quanti risiedono nelle aree interne della nostra regione.
La fotogallery del convegno (foto www.SassiLive.it)
Abbiamo già visto le belle proposte della destra che guida la Regione per la sanità materana: anche NO, grazie.