Fp Cgil, Fp Cisl, Uil Fpl, Ugl, FSI, Fials e USB: “Carenza di personale, applicazione di contratti scaduti, 48 lavoratori in FIS. Universo Salute da eccellenza a rischio degrado. Intervengano le istituzioni”. Di seguito la nota integrale.
Le scriventi organizzazioni esprimono forte preoccupazione per il protrarsi all’infinito dei lavori della commissione regionale chiamata a decidere sulla quota di compartecipazione a carico dei pazienti del Don Uva gravi ed indigenti. Dopo mesi di tira e molla tra la Regione, l’Asp e Universo Salute ancora non si è arrivati a una decisione condivisa e a pagarne le conseguenze sono in primis i 48 operatori collocati in Cassa Integrazione.
L’azienda, forte di ciò, e complice l’emergenza sanitaria e una paventata riduzione delle attività, ha sospeso complessivamente 48 lavoratori: addetti all’accoglienza, addetti alla sorveglianza, animatori, assistente biologo, assistenti psicologi, assistenti sociali, ausiliario specializzato, coadiutore biologo, collaboratori amministrativi, educatori, fisioterapista, impiegato d’ordine, infermieri, maestri d’arte, operatori sociosanitari e tecnico di laboratori, il tutto mentre all’interno della struttura gli operatori si sobbarcano turni di lavoro massacranti che rischiano di mettere a repentaglio il rispetto dei livelli minimi di assistenza. Non si può tralasciare che nel mentre si avviavano le procedure per l’attivazione del Fondo d’integrazione salariale con causale “Emergenza nazionale covid-19” si negavano aspettative non retribuite ad alcune figure professionali, tra le quali infermieri, motivandole proprio con la carenza di personale. E’ quanto sta accadendo all’ex Don Uva di Potenza.
Attualmente, per far fronte alla grave carenza di personale e di varie figure professionali venutasi a creare in seguito all’attivazione della Fis, ulteriormente prorogata rispetto all’iniziale durata, diversi lavoratori sono costretti ad effettuare plus orario e a fornire attività per competenze non del proprio profilo, competenze anche di tipo tecnico e amministrativo come il disbrigo di fotocopie, il servizio prenotazioni, l’archivio cartelle, il servizio lavanderia, i servizi sociali, il servizio e la qualità dei pasti. Inoltre, l’assenza di parte del personale riabilitativo al Cssr, alle Geriatrie e al nucleo Alzheimer è stato ed è destabilizzante per la salute psicofisica degli ospiti della struttura. Difatti, gli operatori addetti alla riabilitazione, organizzando attività mirate rispetto a specifiche competenze professionali, gestiscono, in primis, la quotidianità del paziente, contenendo le anomalie del comportamento e garantendo il maggior livello di benessere compatibile con il quadro clinico. A rendere ancor più fosco un quadro già fortemente preoccupante, si aggiunge la comunicazione inviata da Universo salute in merito alla volontà di cessione al 100% del ramo d’azienda, giustificandola attraverso «la necessità di diversificare la gestione degli ospedali pugliesi da quello lucano, in ragione della diversità degli interlocutori istituzionali, delle diverse normative regionali riguardanti il settore socio sanitario e delle peculiarità delle relative strutture».
Cosa ci si deve aspettare dal nuovo soggetto giuridico? Le motivazioni addotte di «una maggiore focalizzazione sulla gestione caratteristica della sede di Potenza e la creazione di un expertise e di know how territoriale specifico, al fine di migliorare la performance e la redditività aziendale», non ci paiono sufficienti e ci paiono ancor meno accettabili alla luce della annunciata modifica del CCNL di riferimento. E’ bene ricordare che l’attenzione di Universo Salute ai suoi lavoratori si sta materializzando anche con la volontà espressa da Universo Salute di applicare il Contratto RSA al posto di quello attualmente applicato (ARIS AIOP), sul quale c’è la mobilitazione nazionale in corso per rivendicarne la sottoscrizione definitiva. Una scelta per noi inaccettabile e sulla quale continueremo ad opporci senza se e senza ma.
E’ profondamente ingiusto che dipendenti fortemente motivati, formati negli anni, che hanno speso e investito tantissimo nel proprio lavoro, vedano vanificati tutti i loro sforzi e la loro abnegazione. Chiediamo fortemente alle istituzioni tutte di vigilare e di porre in essere tutte le azioni necessarie a sollevare il nosocomio dal degrado in cui rischia impietosamente di cadere vanificando così quelli che erano i propositi iniziali della struttura, che collocavano Universo Salute come centro di riabilitazione di eccellenza.