La FIOM CGIL Basilicata e i delegati della SIT RAIL denunciano l’atteggiamento della SIT RAIL che continua a non riconoscere i diritti contrattuali ai lavoratori. Dal 1° giugno 2020 le aziende dell’industria metalmeccanica avrebbero dovuto a disposizione dei lavoratori un flexible benefit per un valore pari a 200 euro, ma a oggi in busta paga non c’è traccia.
Anche le quote flexible benefit degli anni precedenti risultano non riconosciute (100 euro dal 1° giugno 2017, 150 euro dal 1° giugno 2018 e 200 euro dal 1° giugno 2019).
Riteniamo l’atteggiamento da parte dell’azienda inaccettabile. I lavoratori in tanti anni hanno dimostrato senso di responsabilità e competenze che devono essere riconosciute. Il salario non può essere una variabile a disposizione delle aziende: i lavoratori hanno perso già troppi soldi con l’utilizzo della cigo e per le incapacità industriali che hanno prodotto una grave crisi industriale nel nostro paese.
La FIOM CGIL non ci sta e rivendica il riconoscimento del giusto salario, perché le crisi vanno superate con investimenti e rimettendo al centro la qualità del lavoro, non di certo cancellando pezzi di salario e i diritti ai lavoratori.
La FIOM CGIL, a fronte del silenzio dell’azienda, ritiene indispensabile un confronto con la direzione Sit Rail per dare risposte concrete ai lavoratori. Il sindacato ritiene inoltre ormai improrogabile un confronto con le aziende della componentistica e della logistica della FCA di Melfi, il sistema degli appalti e sub appalti messo in piedi nell’area industriale di Melfi la cui logica della riduzione dei costi sta creando disastri in termini occupazionali, salariali e di condizioni di lavoro.
Il continuo ricatto delle aziende sui lavoratori della componentistica e in particolar modo quelli della logistica, sta creando precarietà e incertezze future. Il silenzio sulla condizione dei lavoratori dell’area industriale di Melfi, non è più tollerabile ed è da ritenersi complice di un sistema che vuol garantire il committente.
La FIOM CGIL ha chiesto un’assemblea per il giorno 15 settembre al fine di discutere con i lavoratori e decidere le iniziative sindacali e legali da mettere in campo, affinché ci sia il pieno rispetto delle norme contrattuali per tutti i lavoratori.