Nicola Pavese, presidente Associazione “Matera Ferrovia Nazionale”: In campagna elettorale idee confuse e ancora poca determinazione
C’è chi spinge e chi frena per le ferrovie dello Stato a Matera. Perchè?” Di seguito la nota integrale.
Mentre a Matera tutto tace sui trasporti, per molti ministri, parlamentari, governatori, sindaci e amministratori (a vario titolo) sono giornate frenetiche tra Palazzo Chigi e il Comitato Interministeriale Affari Europei (CIAE) per sollecitare finanziamenti di opere pubbliche e interventi da realizzare con le risorse del “Recovery Fund”. Per tutti è un’occasione straordinaria, dopo il Covid, per investimenti destinati a privilegiare il Sud e per sopperire alla carenza di infrastrutture con le quali alleviare il disagio territoriale, le disparità con il Centro-Nord, affrontare le problematiche della coesione e della sostenibilità e la dilagante disoccupazione giovanile.
Temi importanti ma non sempre presenti nella campagna elettorale di Matera, durante la quale priorità come ferrovie e strade non trovano la giusta considerazione e adeguata discussione. E il pensiero corre all’isolamento di Matera che, nonostante il 2019 e la città diventata meta di turisti italiani e stranieri da oltre un ventennio, non è stata ancora raggiunta dalle Ferrovie dello Stato. Si parla di turismo, innovazioni, modernità, futuro e di rilancio delle aziende locali, ma al di là di qualche riflessione pertinente, il tema (scomodo?) delle FS viene affrontato con superficialità, se non ignorato completamente. Cosa che alimenta la disinformazione e la confusione. Insomma, una priorità (come le FS) ancora una volta sottovalutata o volutamente dimenticata, che ovunque sarebbe, invece, al centro del dibattito elettorale e che dovrebbe rappresentare per Matera la “base di partenza” per la ripresa, lo sviluppo e la crescita socio-economica della città e dell’intera Basilicata.
Da qualche dichiarazione (piuttosto improvvida) sulla ferrovia Ferrandina-Matera si ha la conferma di una modesta conoscenza dell’argomento, tanto da affermare che si è <<favorevoli a tale collegamento, ma bisognerebbe valutarne costi e benefici>>; oppure <<tale ferrovia deve rientrare in un discorso volto a collegare Matera all’aeroporto di Bari-Palese>>. Affermazioni lontane dalla realtà e assolutamente fuori luogo per le ragioni che illustreremo.
Il “nuovo” progetto (che farà arrivare anche il Frecciarossa a Matera) redatto da RFI, quale adeguamento del progetto dei primi Anni ‘80, si trova abbandonato da dicembre 2019 “fermo e dormiente” a Roma al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, prima del passaggio al ministero dell’Ambiente e del successivo iter burocratico per arrivare all’avvio definitivo dei lavori. Per la sua completa realizzazione sono già disponibili ben 365 milioni di euro. Pertanto, il discorso “costi-benefici” è superato da tempo! Si tratta, ora, di “sollecitare” gli adempimenti romani, cosa che in questi ultimi 10 mesi (e negli anni precedenti) il Comune di Matera e la Regione Basilicata non hanno fatto, nonostante i “rapporti governativi privilegiati” durante Matera 2019. Chi condiziona tutto ciò? Perché non si spinge per un progetto capace di creare nuova occupazione? Bisognerebbe inoltre sollecitare i finanziamenti per la tratta Matera-Gioia del Colle (Bari/Taranto-Lecce) utilizzando i fondi europei del “Recovery Fund”. I quali, essendo fondi assegnati all’Italia, se non utilizzati per la suddetta importante ferrovia costituirebbero per le nostre comunità e future generazioni un debito verso l’Europa. Dunque, al danno anche la beffa!
Per quanto attiene, invece, alla ipotizzata linea Matera-Palese, va evidenziato che RFI, a inizio 2019, ha dichiarato tale ipotesi <<improponibile dal punto di vista commerciale e tecnico>>, considerando che dalla stazione di Bari Centrale all’aeroporto di Palese il servizio è da diversi anni espletato dalla “Ferrotranviaria S.p.a.” (ex Bari-Nord). Quindi, la tratta Matera-Gioia, di appena 30 Km. (che rilancerebbe anche l’area di Jesce-Ferrosud), sarebbe la più realizzabile. In questo modo Matera diventerebbe uno snodo logistico intermodale nel cuore del Mezzogiorno, da cui poter raggiungere le direttrici tirrenica – jonica – adriatica. Sembra poco?
Ed è paradossale che ad avere le idee chiare sull’isolamento di Matera sia stato nuovamente un politico venuto da Roma. Va infine sottolineato che la Ferrandina-Matera (con la successiva prosecuzione verso la Puglia) è indispensabile per richiamare nuovi imprenditori, per il trasporto passeggeri e per il turismo, nonché per collegare le nascenti Zes tra loro e le aree industriali Val Basento, La Martella e Jesce con i porti di Napoli, Salerno, Gioia Tauro, Taranto e Bari. Con un alto potenziale di nuovi posti di lavoro. Quindi collegamenti utili per l’import-export e quale volano di sviluppo delle aree industriali attraverso le “autostrade del mare” verso l’Europa e i Paesi asiatici (Mediterraneo-Suez). I nuovi amministratori tengano conto che la rinascita di Matera e della Basilicata non può prescindere da queste considerazioni.
Nicola, ti ricordi che nel vagone di coda dei carri merce c’era il frenatore? non ho capito bene come funzionasse la cosa, eravamo all’epoca in cui circolavano le locomotive!
Caro Nicola è ammirevole l’impegno della tua Associazione perciò vorrei fare alcune considerazioni: La ferrovia è sempre stata boicottata nel corso degli anni, qualcuno dice che toglierebbe utenza al ciuf ciuf Fal di proprietà della Regione Puglia e Basilicata e anche della chiesa. In altri capolughi (Matera unico capoluogo a nonn avere le FS) i treni regionali arrivano e partono principalmente dal primo binario della Stazione FS mentre il Fal ha una stazione nella città di Bari sovraelevata ai binari della ferrovia centrale, cosa che tranquillamente può essere riportata al primo binario della stazione, come avviene in tutte le altre città. Dopo queste due considerazioni e le figuracce che fà l’Italia a non avere in una delle città più visitate al Mondo nemmeno un treno, molti credono che sia volontà soprattutto degli amministratori potentini (in Regione con questo esecutivo non abbiamo nemmeno 1 assessore materano per la prima volta nella storia) quando al discorso Comune abbiamo sempre riscontrato un allineamento politico con qualsiasi sigla vada in carica!! Trai tu le somme…