I docenti dell’Istituto Comprensivo “Quinto Orazio Flaccio” di Marconia in una nota inviata al sindaco di Pisticci Viviana Verri chiedono di completare nel più breve tempo possibile i lavori in corso necessari per mettere in sicurezza l’Istituto comprensivo in vista della riapertura dell’anno scolastico 2020-2021. Di seguito la nota integrale.
Gentilissima Sindaca, dott.ssa Viviana Verri,
siamo docenti dell’I.C. ” Q. O. Flacco” di Marconia, fortemente preoccupati per l’avvio del nuovo anno scolastico.
Ci rivolgiamo direttamente a Lei, primo cittadino del comune di Pisticci, affinchè possa chiarire alcuni nostri dubbi e perplessità circa il ritardo dei lavori nei nostri plessi che a giorni dovrebbero accogliere i bambini e i ragazzi che frequentano la nostra scuola. Sappiamo bene che l’emergenza COVID chiede a tutti un impegno fuori dall’ordinario al fine di garantire condizioni di sicurezza e
tutela della salute pubblica e, al tempo stesso, assicurare il sacrosanto diritto all’istruzione. Il 10 Settembre la rappresentanza della Commissione Covid si è resa conto, visitando i nostri plessi, che gli adeguamenti “Covid” sono solo poca cosa rispetto a ciò che andava fatto, come normale manutenzione, e non è stato fatto per rendere questi edifici degni di essere chiamati “Scuole”.
Per “normale manutenzione” intendiamo ad esempio i giardini esterni pieni di erbacce arse dal sole, spazi esterni impraticabili e pericolosi come le pavimentazioni dei piazzali intorno ai plessi che da anni si trovano in stato di abbandono e in situazione fatiscente. Ora più che mai questi spazi servono per permettere agli alunni di usufruire di accessi ulteriori per non creare assembramenti all’ingresso
de i plessi e che, a causa di questa situazione, non potranno essere utilizzati, creando non pochi problemi all’istituzione scolastica , ma soprattutto alla sicurezza degli alunni. Non consideriamo poi la situazione interna dei nostri plessi che necessitano di lavori di idraulica , edilizia e soprattutto di messa in sicurezza d egli infissi interni (segnalati prima dell’emergenza COVID per il rischio
distacco e ora perché sigillati al punto da non poter garantire la corretta aerazione prevista dall’ISS e dal CTS ), mai pre si in considerazione, nonostante ripetute comunicazioni scritte da parte del nostro istituto. Abbiamo appreso, secondo quello che Lei ha dichiarato ai mezzi stampa, che la nostra scuola ha comunicato tardi ciò che doveva essere fatto per l’adeguamento Covid ma, alla luce di ciò che ad oggi non è accaduto, noi ci chiediamo: “Come sperare nel “superfluo” se non viene fatto nemmeno il “necessario”? Pare non siano serviti a niente gli incontri fatti con l’ente comunale già dal 20 Luglio per tentare di collaborare ed insieme pianificare tutto quello che doveva servire per
l’avvio di questo difficilissimo anno scolastico. Dal canto nostro, avremmo dovuto incontrarci per organizzare tutte quelle attività che ogni scuola avvia sin dai primi giorni di settembre, ma abbiamo dovuto farle a distanza, sulla piattaforma messa a disposizione dalla scuola, perché i locali, che avrebbero potuto accoglierci in sicurezza, non sono ancora disponibili.
Per quanto riguarda la Scuola dell’Infanzia, date le condizioni precarie della struttura, si auspicava un intervento urgente per l’adeguamento di alcuni spazi, oppure per il trasferimento di alcune classi presso altre strutture reperibili, come per esempio lo stesso plesso di via Monreale.
Per quanto riguarda la scuola Primaria, la necessità di ridurre il numero di alunni per classe richiede spazi nuovi da allestire adeguatamente. La ventilata disponibilità dei locali dell’ex scuola Primaria di Tinchi (decisione presa alla fine di Agosto) pur avendo suscitato la preoccupazione di alcuni docenti e genitori circa l’agibilità della struttura in questione, necessita di urgente consegna per la
predisposizione dei vari ambienti e per l’organizzazione di quanto necessario per la sicurezza COVID, sismica e antincendio.
Per quanto concerne la Scuola Secondaria di Primo grado bisognerebbe attuare urgentemente i lavori di edilizia leggera richiesti dalla Scuola per rendere efficiente la struttura dal punto di vista della sicurezza e della funzionalità, secondo le indicazioni del protocollo COVID , in quanto i lavori iniziat i sono solo quelli che riguardano l’efficientamento energetico e che, ad oggi, non sono stati
ancora ultimati.
Le ragioni sopra esposte richiedono, ora, un Suo intervento, non più procrastinabile, che ci garantisca la consegna d i tutti i locali della scuola nel più breve tempo possibile, diversamente non riusciremo a realizzare in tempo tutto ciò che la scuola deve attuare per garantire il diritto allo studio in condizioni ottimali di igiene e sicurezza.
Speriamo vivamente che l’IC “Q. O. Flacco”, già profondamente penalizzato dal dimensionamento scolastico, non paghi pesantemente anche le conseguenze dell’emergenza Covid.