Martedì 15 settembre 2020, a Potenza (polo Francioso, via N. Sauro) dalle ore 9 alle ore 18 si svolgerà la seconda votazione per l’elezione del Rettore dell’Università della Basilicata per il sessennio 2020–2026. Nella prima votazione, che si è svolta martedì scorso, 8 settembre, nessuno dei tre candidati ha ottenuto il quorum per l’elezione (di 196 voti), pari alla maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto. Il prof. Ignazio M. Mancini, sfiorando il quorum richiesto, ha ottenuto 171 voti, il prof. Ferdinando F. Mirizzi ne ha ottenuti 84 e il prof. Faustino Bisaccia 43. In un documento, i candidati hanno quindi deciso di convergere sul prof. Ignazio M. Mancini, in quanto “la prima tornata per l’elezione del Rettore – si legge nel testo a firma dei tre candidati – ha fatto emergere in maniera evidente l’orientamento di larga parte dell’elettorato. A seguito di un’attenta e serena riflessione e alla luce di una campagna elettorale aperta, leale, di confronto costruttivo sui problemi della nostra Università e sulle possibili prospettive di soluzione, una campagna elettorale caratterizzata dal profondo rispetto reciproco sul piano personale e delle idee da ciascuno esposte e discusse, noi tre candidati abbiamo insieme valutato che nei tre programmi elettorali rispettivamente proposti all’Ateneo, pur nella constatazione di ovvie differenze, vi siano delle fondamentali convergenze e, quindi, che sussistano le condizioni per procedere in direzione unitaria attraverso la riproposizione di alcuni principi programmatici che, tenendo conto dei punti comuni e nel rispetto quindi della volontà espressa dagli elettori, non potranno non guidare l’operato del prossimo Rettore, disegnando uno spazio comune in cui a ciascuna componente sia possibile offrire il proprio contributo in una corretta dialettica democratica”. I tre candidati hanno quindi elencato nel documento una serie di principi, quali: l’appartenenza dell’Unibas, quale Università pubblica, al Sistema Universitario Nazionale e la sua irrinunciabile funzione sociale svolta grazie al suo radicamento sul territorio, la necessità di un confronto nazionale sulla modifica dei parametri per la distribuzione del Fondo di Finanziamento Ordinario per le università, l’ulteriore apertura a collaborazioni con altri atenei nazionali e internazionali, l’ampliamento della partecipazione ai processi decisionali, la loro trasparenza e il ruolo centrale della programmazione, massima attenzione al reclutamento e alle progressioni di carriera del personale docente e tecnico-amministrativo, l’ulteriore miglioramento dei servizi per gli studenti, la revisione, semplificazione e informatizzazione dei processi amministrativi, l’incentivazione delle politiche per le pari opportunità, un rigoroso piano di fattibilità per il nuovo corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia che ne consenta di integrarlo nell’attuale quadro dell’Ateneo, in modo che sia fattore di sviluppo e non di penalizzazione per le realtà già esistenti.
“Nella condivisione di tali principi generali – si conclude nel documento – a cui dovrà ispirarsi l’azione del futuro Rettore e degli altri organi di governo dell’Università, riteniamo insieme, in un clima di piena concordia e fattiva collaborazione, che ci siano tutte le condizioni per una convergenza sulla candidatura unitaria del prof. Ignazio M. Mancini già a partire dalla seconda tornata prevista per il prossimo 15 settembre. Auspichiamo fortemente che tale invito, con spirito di profonda unità e senso di appartenenza, sia accolto da tutta la comunità accademica, allo scopo di affrontare con la massima coesione le difficili sfide che, nel complesso quadro dell’Università italiana e dell’intero Paese, attendono l’Ateneo”.
“In coerenza con lo spirito del Patto per l’Ateneo – ha spiegato Mancini – che è il fulcro centrale delle mie linee di programma, ho ritenuto di accogliere senza esitazioni l’iniziativa dei colleghi candidati per verificare che sussistessero le condizioni per convergere unitariamente sulla mia candidatura. Tale verifica, come reso noto dal documento condiviso da noi candidati, è stata positiva alla luce di vari principi programmatici comuni alle candidature, pur nella costatazione di naturali differenze nella loro declinazione attuativa. Ringrazio sinceramente i colleghi prof. Ferdinando F. Mirizzi e Faustino Bisaccia sia per la loro volontà unitaria sia per la qualità del confronto: è stata una campagna elettorale intensa, condotta con grande rispetto e lealtà reciproci, che ha visto dispiegarsi un confronto di idee articolato e approfondito sulla situazione attuale e, soprattutto, sulle future prospettive di sviluppo dell’Unibas. Nell’attuale momento, cruciale per l’intero Paese e per l’Università in particolare, il nostro Ateneo ha bisogno della collaborazione di tutta la comunità accademica per affrontare al meglio e con la massima unità le sfide che ci attendono”. L’elettorato attivo è composto dai professori di ruolo e dai ricercatori a tempo indeterminato e determinato (330 in totale), dal personale tecnico amministrativo con contratto a tempo indeterminato (259), e dai componenti del Consiglio degli studenti (22). La votazione si svolgerà nell’aula Quadrifoglio del polo in via N. Sauro. Per rispettare le norme di distanziamento sociale, i professori di ruolo e i ricercatori accederanno al seggio dalle aule Occello Lucano ed Eurifamo, e usciranno dalle relative uscite di sicurezza. Il personale tecnico amministrativo e i componenti del Consiglio degli studenti, invece, entreranno dalle aule Pitagora e Ippodamo da Thurii.
Set 14