Venerdì 11 Settembre è stata convocata la Conferenza dei Sindaci dell’Ambito Bradanica-Medio Basento su richiesta del Sindaco e dell’Assessore alla Sanità di Tricarico per affrontare le numerose criticità che incombono sull’Ospedale Distrettuale ‘RoccoMazzarone’.
La richiesta della convocazione di questa Conferenza nasce dalla necessità di sottoscrivere insieme, in un’ottica territoriale, una richiesta di intervento concreto agli Organi Nazionali e Regionali. Le rassicurazioni e le risposte precarie non possono più essere tollerate a fronte di una situazione anacronistica e inadeguata in cui versa l’ Ospedale. Le numerose problematiche si riversano su tutto il territorio limitrofo che afferisce al nosocomio, in netto contrasto con quel concetto di sanità di prossimità evocato a livello nazionale dallo stesso Ministro alla salute Roberto Speranza. In una regione come la Basilicata, caratterizzata da una organizzazione logistica, infrastrutturale e dei trasporti che non solo non favorisce la tempestività degli interventi, ma crea forte disagio in una popolazione con una età media sempre più alta, per realizzare una sanità di prossimità vicina alle esigenze e ai bisogni di ogni cittadino, è imprescindibile lavorare per il potenziamentodel territorio. ‘Riteniamo che il nostro ruolo di amministratori non possa prescindere dalla incessante richiesta di una maggiore attenzione nei confronti dei nostri territori’ questo il punto di vista espresso a gran voce dal Sindaco e dall’Assessore alla Sanità in Conferenza. L’esperienza del COVID19 ci ha lasciato una importante eredità, la consapevolezza della inadeguatezza dell’assistenza territoriale che rappresenta il punto di maggiore fragilità del nostro Sistema Sanitario Nazionale. Per tali ragioni crediamo fortemente che il modello di sanità ‘territoriale’ dovrebbe essere privilegiato con maggiori investimenti in termini di risorse umane e tecnologiche, al fine di garantire le necessarie prestazioni sanitarie anche ai cittadini delle aree interne. Alla luce di queste considerazioni, alla Conferenza abbiamo consegnato una relazione con una descrizione puntuale delle seguenti problematiche:
Il servizio amministrativo di gestione front-office del CUP (Centro Unico Prenotazioni) per prenotazione, accettazione e riscossione ticket ad oggi è gestito da un unico operatore dal lunedi al venerdì lasciando scoperta la giornata del sabato. A fronte dei pensionamenti degli altri due amministrativi addetti al servizio, nessuna soluzione è stata messa in campo, nessuna nuova assunzione, né tantomeno l’esternalizzazione del servizio, come in più occasioni richiesto alle Istituzioni regionali. La scelta dell’esternalizzazione del servizio, cosi come avviene per gli altri Ospedali della Regione Basilicata, consentirebbe peraltro il ricollocamento dell’unico addetto al front-office per lo svolgimento di mansioni svolte da personale amministrativo andato in pensione e mai rimpiazzato. Non ultimo il pensionamento dell’unico assistente amministrativo addettoall’erogazione di servizi quali scelta/revoca del medico di medicina generalee del pediatra di libera scelta, esenzione ticket, tessera sanitaria, infortunio INAIL, ecc… Non avendo provveduto in tempo utile alla sua sostituzione, i servizi sono stati prima interrotti e ora garantiti un solo giorno a settimana, il mercoledì, da un amministrativo del Distretto, anch’egli prossimo alla pensione.
La situazione del Servizio Radiologia di Tricarico è altrettanto emblematica di un approccio al territorio fatto di depauperamento di personale sanitario e di servizi, infatti nonostante la presenza di tre tecnici, dopo il pensionamento del Primario, il personale medico non è stato rimpiazzato attraverso nuove assunzioni. Pertanto la Radiologia lavora un solo giorno alla settimana, nello specifico il lunedi, restando inutilizzata in termini di persone e strumentazione per tutto il resto della settimana.
Il Reparto UOSD di Lungodegenza post-acuzie versa in una situazione di altrettanta carenza di personale, contando solo tre dirigenti medici in servizio impossibilitati a garantire la copertura dei turni di reperibilità. Pertanto il reparto nelle ore pomeridiane e notturne si avvale, per le urgenze, della collaborazione del medico in turno presso il PTS. Ai pazienti quindi non è garantita la presenza del personale medico di reparto h24 cosi come avveniva in passato.
Il servizio Ostetricia e Ginecologia ad oggi non ha ancora visto la sostituzione delle due ostetriche andate in pensione, privando gli utenti e soprattutto le gravide di servizi erogati precedentemente dalle suddette professionalità.
Ad oggi con il pensionamento della psicologa, i servizi ad essa legati sono stati interrotti.
L’ambulanza a servizio del PTS di Tricarico è del tipo INDIA, con infermiere a bordo, quindi demedicalizzata.
A ridosso della scadenza della convenzione con la Fondazione Don Gnocchi, eccellenza in campo riabilitativo, sono intercorsi diversi colloqui tra l’Amministrazione di Tricarico, la Fondazione Don Gnocchi e i vertici della Regione Basilicata. E’ emersa la possibilità di consolidare la collaborazione con la Fondazioneattraverso il rinnovo della convenzione, lo sviluppo di meccanismi innovativi di gestione delle alte complessitàriabilitative e della continuità assistenziale, ottenute dall’analisi del fabbisogno regionale e dei dati di migrazione passiva. Tuttavia, nonostante i numerosi incontri, ancora siamo in attesa di risposte.
A seguito della discussione e condivisione delle criticità dell’Ospedale Distrettuale di Tricarico, la Conferenza in data odierna, con il parere favorevole all’unanimità di tutti i comuni dell’ambito, ha sottoscritto una lettera rivolta al conterraneo Ministro On. Roberto Speranza, al Presidente della Regione Basilicata e all’Assessore alla Sanità Regionale per richiedere risposte concrete e tempestive alle suddette problematiche.
Quest’azione si inserisce in un percorso di difesa dell’Ospedale di Tricarico e del diritto alle cure dei cittadini del comprensorio dell’area Bradanica-Medio Basento, iniziato fin da subito da questa Amministrazione e che porteremo avanti, con l’appoggio forte e motivato di tutto il territorio limitrofo.