Comune di Potenza approva mozione contro proposta di legge Zan, Cgil Cisl Uil: “Fuori luogo, pericolosa e dannosa. Condanniamo con forza la maggioranza e le parole del consigliere Napoli. La massima Assise rappresenta tutti i cittadini La Regione Basilicata e tutti i Consigli comunali della regione prendano posizione con chiarezza e adottino protocolli e buone pratiche di contrasto all’omofobia”. Di seguito la nota integrale.
“La mozione approvata dal consiglio comunale di Potenza contro il disegno di legge Zan per il contrasto della omotransfobia e della misoginia è fuori luogo, pericolosa e dannosa”. È quanto affermano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Basilicata, Angelo Summa, Enrico Gambardella e Vincenzo Tortorelli insieme al coordinamento delle donne dei tre sindacati confederali. “È fuori luogo – spiegano – poiché con un tempismo al limite del cinismo arriva a ridosso di drammatici fatti di cronaca che confermano, se ancora ce ne fosse bisogno, l’urgenza di un intervento legislativo a tutela delle minoranze, sempre più nel mirino di un clima avvelenato e di una dialettica rozza e medievale. Dopo quanto di orribile e assurdo è accaduto ad Acerra, il documento approvato a maggioranza e le parole pronunciate nella seduta del Consiglio comunale di Potenza rappresentano un fatto che desta grande tristezza e sconcerto.
È allo stesso tempo pericolosa – affermano – perché, vestendo il doppio petto istituzionale, fa passare come una difesa della libertà di espressione quella che è a tutti gli effetti una pretesa di impunità. Una mozione, il cui testo è un capolavoro di ipocrisia intessuto di deliranti affermazioni dal sapore altomedievale, accompagnata dalle gravissime affermazioni del consigliere Michele Napoli, capogruppo di Fratelli di Italia, il quale afferma candidamente di ritenere che “l’omosessualità è contro natura”. Parole di inaudita gravità, soprattutto in giorni in cui fatti di violenza e odio per il diverso e per i più deboli sono, purtroppo, di quotidiana narrazione. Una sconcertante arretratezza culturale che offende tutti i cittadini di Potenza che credono nel valore della libertà individuale e del diritto alla autodeterminazione delle scelte attinenti alla propria sessualità”.
Per i dirigenti sindacali “un territorio che scivola verso una mentalità gretta e che ignora le trasformazioni sociali è inevitabilmente destinato al declino anche dal punto di vista economico. Un territorio che, in nome di una stolta concezione di autarchia culturale, alza i muri contro ogni forma di diversità inconsapevolmente aggrava il proprio isolamento”.
Cgil, Cisl e Uil non possono che condannare questo genere di posizioni ed esprimere la propria disapprovazione per l’uso strumentale e propagandistico di un alto consesso come la massima assemblea municipale. “Da sempre le organizzazioni sindacali – aggiungono – sono impegnate attraverso la contrattazione a promuovere pari opportunità. Condanniamo fermamente le parole del consigliere Napoli e il tentativo di far passare per libertà la pura e semplice intenzione di ridurre al silenzio i più fragili. Il sindaco Guarente e la maggioranza consiliare – concludono – non rappresentano solo i loro elettori e supporter ma l’intera comunità cittadina, giacché una volta eletti si diventa servitori non di una parte ma di tutti i cittadini.
Non si perda altro tempo: il Parlamento approvi la legge contro l’omofobia, contro le discriminazioni per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, sessuali e anche il Consiglio regionale della Basilicata, insieme a tutti i Consigli comunali della regione non solo prendano posizione con chiarezza ma adottino protocolli e buone pratiche di contrasto all’omofobia”.