Comune di Potenza approva mozione contro proposta di Legge Zan, associazione Risvolta di Matera chiede ritiro: “La Basilicata è terra di libertà e di civiltà”. Di seguito la nota integrale.
Lunedi 14 settembre 2020, il Consiglio Comunale di Potenza ha approvato la mozione, presentata dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, contro la proposta di Legge Zan, in discussione in Parlamento in questo periodo. I Consiglieri di maggioranza, quindi, hanno ottenuto l’impegno del Comune di Potenza di manifestare al Parlamento della Repubblica Italiana, la più ferma opposizione all’approvazione della proposta Zan, legge a tutela delle persone gay, lesbiche, bisessuali e omosessuali contro i reati di odio e violenza.
L’Associazione RiSvolta, impegnata nella difesa delle persone LGBT di Matera e della Basilicata tutta, vuole manifestare fortemente il disgusto per questa operazione chiedendo il ritiro immediato della mozione in quanto vergognosa e non rappresentativa di una Terra da sempre accogliente e libera, e le dimissioni del Consigliere Michele Napoli, capogruppo di Fratelli d’Italia, autore di un discorso ignominoso. Che mai più nessuno possa sentirsi autorizzato a pronunciare discorsi violenti di odio, frutto di una becera ignoranza, in luoghi istituzionali locali, deputati invece alla rappresentanza e alla tutela di tutti i cittadini.
È dal 17 maggio 1990 che l’omosessualità viene riconosciuta come variante naturale del comportamento umano e collocata nel continuum etero-omosessuale della sessualità umana.
Restituire dignità alla condizione umana omosessuale ha dato a milioni di persone la possibilità di vivere la propria vita con dignità e decoro.
Il 17 maggio di soli 30 anni fa, terminava una grande menzogna e veniva onorata finalmente la memoria dei tanti che per troppo tempo, erano stati umiliati, perseguitati, uccisi, o spinti al suicidio. La menzogna era tutta in quella orribile espressione: contro natura.
L’omosessualità, la transessualità non si scelgono. Sono scoperte interiori che dovrebbero essere la gioia dell’incontro con se stessi, non l’inizio di un incubo.
Ieri, a Potenza, un gruppo di persone, vittime della cultura dilagante del contro, che ignorano il senso dell’andare verso l’altro, ha pensato bene di negare quel meraviglioso momento di crescita nazionale. Le coscienze di queste persone sono piatte e il loro odio trova radici in una ignoranza che non si può più scusare.
C’è ancora la possibilità di chiedere scusa a tutti coloro che sono stati offesi, di non macchiarsi di una colpa le cui conseguenze ricadono su tanti esseri umani, molti dei quali in momenti delicati e vulnerabili della propria crescita.
Chiediamo, per questo, a chi ha sbagliato, perché è questo che hanno fatto, di fare ammenda e rimediare a ciò che è stato commesso restituendo alla Basilicata l’onore che merita.
Una legge contro l’omotransfobia è un atto di amore verso chi ha bisogno di tutela. Ed è un monito per chi crede che la violenza sia una soluzione che si ha il diritto di utilizzare a proprio piacimento.