Nicola Trombetta, candidato sindaco lista Liberi in una contesta le dichiarazioni rilasciate dal consigliere regionale Roberto Cifarelli e dal candidato sindaco del PD, Giovanni Schiuma in cui ritengono che ci sia un voto utile e un voto inutile e il diretto interessato apparterrebbe a uest’ultima categoria. Di seguito le motivazioni nella nota integrale.
Solo il voto libero è un voto utile.
Registro reiterati interventi a cura di Cifarelli, capogruppo Pd al Consiglio regionale, e Schiuma, candidato del Pd di Muscaridola, sulla classificazione del voto, ritendo che ci sia un voto utile ed un voto inutile, e che quello rivolto a me apparterrebbe a quest’ultima categoria.
Francamente non ne capisco la ragione politica di una tale insistenza. Ma non sono meravigliato: il buon senso, la ragionevolezza e l’intelligenza politica non risiedono dalle parti del Partito democratico di Matera da tempo.
L’elemento che Cifarelli e Schiuma vogliono introdurre, mi auguro inconsapevolmente, è che il voto piuttosto che essere determinato dall’apprezzamento per le persone candidate e per i loro programmi, venga orientato dalla stella della “utilità”. Se questo elemento dovesse prendere piede, dato che nella vulgata generale Schiuma ha scarse possibilità di arrivare al ballottaggio ed ancor meno di essere eletto Sindaco della città, dopo un voto inutile per Trombetta, si giungerebbe facilmente e immediatamente dopo alla inutilità di un voto per Schiuma.
Ma perché lo fanno? Ma perché insistono? Forse perchè il terreno dei sondaggi che loro calpestano con più frequenza di me gli consegna dei dati, come quelli apparsi all’inizio della campagna elettorale in un noto sito on line, che mi vedono ancora, quando mancano solo pochi giorni dal voto, in vantaggio rispetto a Schiuma. E quindi si tratterebbe di una reazione emotiva, alimentata dalle difficoltà che loro stanno incontrando in questa campagna elettorale.
Ma voglio concludere con un’osservazione di carattere generale, che attiene ai cardini positivi del vivere civile che dovremmo evitare di derogare: il voto è sempre l’esito di una valutazione che l’elettore liberamente compie e che le leggi ed il costume oramai consolidato di questo nostro Paese gli garantisce.
Riempire il voto di aggettivazioni, soprattutto di carattere negativo, pur dentro lo sport dello spoglio preventivo, non è rispettoso dell’elettore.
Io porto e porterò rispetto, sia durante che dopo la campagna elettorale, a coloro che vorranno orientare verso di me il loro consenso, ma anche verso coloro che faranno scelte diverse dalla mia.
Viva Matera.