Il senatore Maurizio Gasparri di Forza Italia è ritornato questa mattina a Mtaera per sostenere il candidato sindaco Rocco Sassone e i candidati consiglieri di Forza Italia Matera. All’incontro promosso enl comitato elettorale di Forza Italia in via Stigliani 82 hanno partecipato anche il Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, il Coordinatore Regionale di Forza Italia Senatore Giuseppe Moles, il Coordinatore Provinciale di Forza Italia, Onorevole Michele Casino, il consigliere regionale Enzo Aito, il coordinatore cittadino Eustachio Di Lena e il Candidato Sindaco Rocco Luigi Sassone.
Di seguito l’intervista rilasciata prima dell’incontro nella sede del comitato elettorale.
“Non potevo non passare da Matera, città a cui sono legato e che conosco bene, una città di cui ho seguito negli ultimi anni e nel passato le intense vicende politico-amministrative. Siamo lieti che ci sia stata una vittoria nel centrodestra con il presidente Bardi che ringrazio per la sua presenza e in questa occasione si è fatto un grosso sforzo nel centrodestra per poi trovare una convergenza su un candidato che allarga i confini della coalizione di centro destra a realtà civiche e quindi porto una parola di sostegno e di condivisione a questa campagna elettorale, molto accesa e molto intenso. Mi auguro che il centrodestra prosegua quel percorso avviato negli ultimi due anni in Basilicata e che ha visto prevalere in diverse regioni di tutta Italia. Per Matera è importante non perdere lo slancio che ha avuto con la designazione a capitale culturale e la vittoria, poi la situazione si è ripiegata su se stessa e quindi serve una ripartenza e un ricambio. Riteniamo che il ruolo che Matera aveva acquisito nella consapevolezza nazionale, forse non utilizzato dalla realtà locale, ritrovi in sintonia con la Regione e prima o poi anche con un governo nazionale di centrodestra. Il fatto che il centro destra sia maggioranza nel Paese, ovunque dal Piemonte alla Basilicata, dal Friuli alla Sardegna e poi c’è un governo che è fantastico con il PD che governa dal 2011 senza avere vinto una elezione nazionale, è un caso che dovrebbe essere studiato, come governare un Paese senza vincere le elezioni. Stanno lì tutti, poi fanno i turni, una volta Renzi, una volta Gentiloni, una volta Letta, adesso non so se Zingaretti pensa a questo. Adesso noi dobbiamo ripristinare un sano principio democratico, partendo dalle città e dalle Regioni chiamate al voto”.
Quale ricetta per far ripartire Matera città simbolo del Mezzogiorno? “Matera non ha avuto mai a livello nazionale un adeguato apprezzamento. Le difficoltà di collegamento, infrastrutturale, l’hanno fatta sempre conoscere poco a tanti. Poi l’occasione di essere finalmente una città culturale, i Sassi che hanno ritrovato una loro dimensione storico-culturale dopo essere stati per anni luoghi di sofferenza, perfino le attività culturali cinematografiche. Ma tutto questo non può bastare, serve anche una buona amministrazione locale e poi c’è la politica di tutti i giorni: i servizi sociali, la gestione dei rifiuti, le infrastrutture, che anche il presidente Bardi sta governando. La svolta credo che possa essere quella di far si che i lati positivi del protagonismo degli ultimi anni di Matera si esaltino Dall’altra parte ci sono mancanze, la confusione politica che c’è anche stata nell’Amministrazione, la frammentazione che c’è stata nella sinistra che arriva molto spompata e frammentata al primo turno elettorale. Noi abbiamo discusso prima e poi abbiamo trovato una sintesi per presentarci in maniera coesa. Io penso che in futuro anche a livello nazionale ci sarà un governo di centrodestra. Tra l’altro loro dicono che noi siamo insieme perchè se no vincono quelli là, che non è una risposta ma un attentato alla costituzione. Loro sanno stanno al governo divisi, separati, diversi ma solo perchè se si votasse vincerebbero gli altri, come se votare e vincesse qualcuno sia una anormalità invece votare è un principio fondamentale della Costituzione. Anche qui la Basilicata si è mossa bene ma è stata difficile l’interlocuzione con il governo nazionale, pensiamo alla scuola, con ministri estratti a caso che si trovano come ci potremmo trovare noi a fare un’operazione chirurgica su Marte ma io non nè astronauta nè medico. Questi mi sembrano dei marziani che fanno i chirurghi senza essere neanche infermieri”.
Berlusconi ha dato libertà di voto al referendum, Gelmini ha detto che voterà Si, lei cosa voterà? “Io voterò no per una ragione molto semplice: costa di più un ministro scemo che qualche parlamentare in più, ora se si fa una stima di quando ci è costato Toninelli e di quanto ci costano Patuanelli e Azzolina si eleggono decine di parlamentari. Io credo che c’è il rischio di soffocare le presenze nel territorio. Le grande aree metropolitane come quelle di Roma, Napoli e Milano rischiano invece di egemonizzare la rappresentanza ma perchè Matera, Viterbo, Barletta, Vercelli e Treviso devono rimanere soffocate. Poi se il problema è i costi tagliamo le retribuzioni”.
Sulla presidenza della Repubblica c’è chi dice riconfermiamo Mattarella, cosa ne pensa? “Siamo lontani da quella scadenza, è inutile fare giochi di nomi, se lo chiedessi a Berlusconi pensa cosa proporrebbe Berlusconi…non posso fare nomi, mi pare un problema lontano, abbiamo le elezioni amministrative e anche un governo, perchè non so se arriverà questo Parlamento a quella scadenza che è ancora lontana, il rischio è che il Presidente della Repubblica sia eletto da un Parlamento che non è in sintonia con il Paese e il Presidente resta in carica sette anni. Mi preoccupa di più la base elettorale che non l’eletto. Pensiamo al referendum, qui vogliono tagliare i Parlamentari, ma hanno tagliato la democrazia, che è molto più grave di avere 20 0 30 deputati in più o in meno. Quando ci costa avere 150 mila insegnanti, non è che non lo sapevano che a settembre apriva la scuola. Leggevo che mancano 2 milioni di banchi ma si potevano usare altre soluzioni. Quando ci costa l’uso non virtuoso delle risorse europee, quando ci costa avere ministri analfabeti che devono gestire il Recovery Plan che può servire a Matera e all’Italia, la ristrutturazione della Sanità con il Mes che noi auspichiamo, perchè non ci sono condizioni di commissariamento dell’Italia. Ieri ho letto cose di Grillo, delirava. Il PD sta al potere con lui. Se si chiedono pure loro la mattina come fanno a stare al governo senza vincere mai, sono increduli. Quindi cerchiamo di dare a questo Paese una iniezione di democrazia e di libertà, anche a Matera”.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’incontro (foto www.SassiLive.it)