“K’ rspett – Pisticci e Marconia, Storia e Tradizioni”. E il titolo della mostra itinerante delle opere dell’artista, antropologo e sociologo Domenico Notarangelo. Nato in Puglia, si stabilisce a Matera nella seconda metà degli anni 50, corrispondente per la Basilicata del quotidiano L’Unità. Da fotoreporter, da studioso della civiltà contadina, di quel Sud più a Sud come la terra di Lucania sa essere, capace di cogliere l’intimità e la voglia di riscatto della sua gente, la poetica dello spirito di sacrificio scalfita nei loro volti e la necessità di abbandonarsi ed abbandonare le terre, in nome di un progresso industriale che giammai fu per loro, progresso e riscatto. Fotografo, scrittore e storico delle tradizioni popolari, fu testimone dei cambiamenti politici e sociali di un’epoca. Collaborò con grandi registi come Pier Paolo Pasolini e Francesco Rosi, Vittorio Taviani e Lino Miccichè. Il suo archivio è stato dichiarato nel 2011, Bene storico di interesse nazionale dal Ministero dei Beni Culturali.
L’intento della mostra è riconoscere noi stessi nella nostra storia e nelle nostre radici, nell’immediatezza della fotografia approcciare con emotività e sentimento alla nostra identità. Utilizzeremo l’obiettivo della sua macchina ed il suo sguardo su chi eravamo per capirci meglio, per conoscerci, forse anche per amarci un po’ di più.
L’allestimento è stato curato da Vanessa Sisto, Maria Teresa Romeo e Francesca e dalla signora Marirosa Quinto della Pro loco Marconia e Pisticci.
Una raccolta di foto d’epoca curata da Antonio Notarangelo e Davide Crucinio e coordinata da Antonella Lauria, che si potrà ammirare a Pisticci fino al 23 settembre e fino al 21 settembre a Marconia presso i locali dell’ex istituto Agrario.
Set 16