Il Consigliere regionale del PD Vincenzo Santochirico e Sanità Futura commentano la relazione diffusa in conferenza stampa dal direttore generale dell’ASM Giampiero Maruggi con la quale ha illustrato il piano per garantire un graduale recupero dei fondi necessari per ripianare il bilancio economico. Riportiamo di seguito le note integrali
Santochirico: “La Sanità coniughi qualità e costi. Negli scorsi anni l’Asm penalizzata nei trasferimenti di risorse”.
“Seguendo logiche meramente economiche, si corre il rischio di produrre effetti deleteri sulla qualità dei servizi sanitari e sulla stessa spesa”. Lo afferma il consigliere regionale Vincenzo Santochirico, secondo il quale “dalla conferenza stampa del direttore generale dell’Azienda Sanitaria di Matera emergono dati e intenzioni che non meritano di passare inosservate”.
“Innanzi tutto, secondo quanto riferito dalla stampa – dichiara Santochirico -, nel triennio 2009-2011, il DG ha esposto dati e grafici dai quali si desume che sono diminuiti i ricoveri ospedalieri del 16% e si è ridotta del 13% la migrazione sanitaria, con conseguenti significativi risparmi (7 milioni di euro circa) inoltre, ci si attesta su un tasso di ospedalizzazione inferiore rispetto alla media regionale. Vi è la conferma di un lavoro positivo svolto nel recente passato e la volontà di proseguire su tale strada non può che essere valutata con favore.
“Per il futuro – prosegue Santochirico -, il nuovo DG ha l’ambizione di ridurre ulteriormente il deficit, almeno dimezzandolo, e nel contempo si pone l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi e delle prestazioni. Come preannunciato all’indomani della nomina, seguiremo con grande attenzione l’operato del nuovo management dell’ASM. Sui propositi annunciati, tuttavia, va fatta una considerazione preliminare. Si dovrà valutare con attenzione il fabbisogno finanziario indispensabile per garantire gli obiettivi di servizio. Si dovrà distinguere fra gli eccessi di spesa accumulati, anche colpevolmente prima del 2009, e le effettive esigenze che strutturalmente esigono maggiori risorse. Può essere fuorviante rapportare l’incidenza della spesa sanitaria materana su quella regionale (30%) con la partecipazione al suo deficit (60%). Infatti, se negli anni scorsi i trasferimenti sono aumentati costantemente, e a volte esageratamente, verso alcune strutture, è ovvio che esse non presenteranno deficit, come, invece, quelle che hanno registrato finanziamenti invariati, o addirittura diminuiti, a fronte di accresciute esigenze.
“Vero è che le scelte in materia sono in capo alla Regione – aggiunge -, e non a caso in passato vi sono stati confronti serrati e tesi sul punto, ma è altrettanto vero che sul management aziendale grava il compito di individuare i margini effettivi di riduzione della spesa che non incidono sulla quantità e qualità dei servizi, rimettendo invece alla decisione politica la responsabilità di scegliere quali soluzioni adottare laddove il contenimento della spesa comportasse la necessità di sacrificare servizi e prestazioni. Una logica meramente economica, che i titoli di stampa tendono ad attribuire al nuovo management sanitario – correrebbe il rischio di produrre effetti deleteri sul territorio e sulla stessa spesa. Se si vuole abbattere ulteriormente la migrazione sanitaria, infatti, occorre accrescere la qualità dei servizi e delle prestazioni. In questo senso, acquistano straordinaria importanza le strutture ospedaliere, in particolare i presidi ospedalieri, che attualmente sembrano vivere un momento di incertezza dal quale occorre rapidamente uscire, e che esigono una attenzione particolare e risorse, anche professionali, adeguate. Scelte che vanno fatte presto e bene per mettere il nuovo DG nelle condizioni di dotarsi degli strumenti di programmazione indispensabili per una missione di durata triennale.
“L’annunciato Piano strategico – conclude Vincenzo Santochirico – sarà sicuramente l’occasione per una valutazione più completa e ponderata sugli obiettivi e le linee d’azione e le misure che saranno individuate per conseguirli. Così come occorrerà una riflessione approfondita, ampia e corale sul nuovo Piano regionale della Salute e dei servizi alla persona, nell’ambito del quale dovranno essere necessariamente ricollocati il ruolo e l’attività dell’ASM, che non potrà conservare alcun tabù e che richiederà coraggio e lungimiranza”.
Vincenzo Santochirico, Consigliere regionale PD
Sanità Futura apprezza intervento Giampiero Maruggi, direttore generale ASM
“Ci piace l’approccio, decisamente manageriale, del neo direttore generale dell’Asm Maruggi, come ci piacciono alcune idee per ridurre il passivo di 24 milioni di euro ereditato da quanti lo hanno preceduto”. E’ il commento di Giuseppe Demarzio, presidente di Sanità Futura, per il quale “in particolare aver individuato nella mobilità passiva il punto di debole del sistema sanitario materano, come del resto accade per quello regionale, è segno di consapevolezza della necessità di definire, in una gradualità di interventi proiettati in un triennio, misure ed azioni prioritarie. Su questo come sulla riduzione del ricorso agli ospedali e sul rafforzamento delle strutture di prevenzione e cura sul territorio – aggiunge Demarzio – ci troverà disponibili ad una proficua collaborazione. Anche i riferimenti alle professionalità, competenze, attrezzature diagnostiche e di cura di cui dispone la sanità pubblica e privata della provincia di Matera sono positivi perché ci consentono di rilanciare la nostra “mission” di complementarietà con il pubblico. Considerato che i conti nella sanità hanno una lettura molto diversa dai conti di una banca perché riguardano la salute dei cittadini e l’attività di operatori e strutture, ci sono pertanto buone premesse per colmare il deficit di consultazione, dialogo-confronto, ascolto e concertazione che si è verificato con le precedenti direzioni delle ex Asl del Materano e per avviare, come auspichiamo, una nuova fase di relazioni”.
Sanità Futura
Poi magari il Direttore ci spiegherà come farà a mantenere le stesse prestazioni e la stessa qualità a fronte dei tagli al personale. Ogni reparto dell’Ospedale di Matera presenta una carenza di personale che si attesta intorno alle 7 unità in media per reparto per quanto riguarda il personale infermieristico. Non va meglio al personale medico. Gli operatori dei vari reparti sono sottoposti a turni massacranti pur di mantenere lo stesso standard col risultato che, giunti alla scadenza del contratto, i su citati lavoratori vengono, per ringraziamento, lasciati al proprio destino di disoccupati. È facile parlare di tagli alle spese quando questi vengono effettuati sulle spalle di chi ha dato anima e corpo alla Asm. Accorpare i reparti porterà a risparmiare ed anche agli stessi standard qualitativi attuali? Io non credo! Si tenga presente che l’ultimo concorso per assunzioni di personale infermieristico risale al 2007, e da allora la Asm è in deficit di personale ma riesce a mantenere gli standard di cui i dirigenti vanno fieri proprio grazie a quell’esercito di precari che a giorni andranno a casa. Gradirei sapere cosa ne pensa l’avvocato Maruggi in merito ma già so che queste parole rimarranno inascoltate.
Scusate il mio sfogo e grazie al Direttore Capolupo per avermi concesso un po’ di spazio, a nome mio e di tutti i colleghi che versano nella mia condizione da anni.