“E’ sicuramente positivo il decreto della Ministra Bellanova che rende effettivo l’esonero contributivo per i primi sei mesi del 2020 per le filiere agroalimentari, ma registriamo tra i beneficiari delle aziende l’assenza del comparto ortofrutticolo”. E’ quanto sostiene Giuseppe Stasi, presidente Cia-Agricoltori Matera precisando che ad essere interessate dal provvedimento le filiere agrituristiche, apistiche, brassicole, cerealicole, florovivaistiche, vitivinicole, nonché dell’allevamento, dell’ippicoltura, della pesca e dell’acquacoltura. Dall’elenco di aziende che sono ammesse all’esonero straordinario dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a carico dei datori di lavoro, dovuti per il periodo dal 1° gennaio 2020 al 30 giugno 2020 (i criteri e le modalità attuative dell’esonero sono definiti con decreto del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali e con il Ministro dell’Economia e delle finanze, in corso di adozione), mancano dunque quelle ortofrutticole che come è accaduto nel Metapontino – continua Stasi – hanno subito costi consistenti per gli effetti della pandemia. Penso all’incremento del costo-lavoro, al trasporto, ai presidi personali di sicurezza contro il Covid 19, alle misure di distanziamento sociale. Non si dimentichi che questo comparto ha sempre lavorato persino nei mesi di maggiore e più acuta emergenza sanitaria per non far mancare i prodotti freschi sulle tavole degli italiani. Sarebbe stata questa l’occasione dunque per un riconoscimento ai titolari di aziende dell’ortofrutta attraverso lo stesso aiuto concesso agli altri del mondo agricolo. La Cia confida in un’integrazione del decreto da parte della Ministra Bellanova che ha dato già prova di sensibilità ed impegno a favore dell’imprenditoria agricola”.
Set 17