Con decreto presidenziale di oggi, il Tar Piemonte ha respinto, in prima battuta, la richiesta del Ministero di sospendere la delibera con cui il presidente della Regione Piemonte impone alle scuole piemontesi di verificare la temperatura degli studenti.
Nel respingere la richiesta d’urgenza di sospensione del decreto del presidente Cirio, il Presidente del Tar Piemonte Vincenzo Salamone ha evidenziato che le fonti statali non disciplinano, né le modalità attraverso le quali deve avvenire il coinvolgimento delle famiglie nella misurazione della temperatura degli studenti, né le modalità di controllo (da parte delle istituzioni scolastiche) dell’effettivo avvenuto adempimento di tale obbligo di misurazione preventiva da parte delle famiglie prima dell’invio a scuola dei bambini studenti.
In particolare, con il decreto del Presidente della Giunta 9.9.2020, n. 95, la Regione Piemonte ha stabilito di “raccomandare a tutte le scuole di ogni ordine e grado del Piemonte di adoperarsi con ogni mezzo a disposizione al fine di procedere alla misurazione della temperatura corporea agli studenti prima dell’inizio dell’attività didattica” e “nel caso in cui per comprovate ragioni di carenza di personale o altre motivazioni oggettive non si riesca a provvedere alla raccomandazione di cui sopra”, ha ordinato che “le scuole di ogni ordine e grado del Piemonte verificano giornalmente l’avvenuta misurazione della temperatura corporea agli alunni da parte delle famiglie” predisponendo allo scopo modalità organizzative per garantire quanto disposto, avvalendosi alternativamente di un modello di autocertificazione, un diario scolastico, un registro elettronico o altri strumenti digitali; specificando altresì che “nel caso in cui un alunno si presentasse sprovvisto della certificazione attestante l’avvenuta misurazione, la scuola è tenuta a rilevare la temperatura per verificare l’assenza di situazioni febbrili prima dell’inizio dell’attività didattica”.
Cirio, governo consideri Piemonte un esempio – “Sono dispiaciuto che la scelta del Governo sia stata quella di entrare in netto contrasto con il Piemonte, invece che considerarlo un esempio”. Così il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, sulla decisione del Tar di respingere la richiesta di sospensiva d’urgenza dell’ordinanza sulla verifica della misurazione della febbre. Un provvedimento, sottolinea, che “punta a garantire più sicurezza per i propri cittadini, introducendo un livello di controllo in più per tutelare la salute di bambini e ragazzi, del personale scolastico e dei nonni”.
Fonti Governo,opportuno impugnare atto Piemonte:“L’impugnazione da parte del governo dell’Ordinanza del Piemonte è stata un atto opportuno e un gesto di buonsenso”. È quanto dicono fonti governative in merito alla sospensiva del Tar. “Il ricorso presentato, spiegano le fonti, ha raccolto il disappunto dell’intera comunità scolastica regionale e cercato di evitare disagi a scuole e famiglie, che si sono viste stravolgere le regole di sicurezza a poche ore dalla ripresa. Regole condivise da tutte le Regioni, Piemonte compreso, fin da giugno. Si attende ora con serenità e rispetto il giudizio definitivo. Ma resta la convinzione che cambiare le regole in corsa non sia stato rispettoso nei confronti di scuole e famiglie che si sono a lungo preparate per questa ripartenza”.