Adduce annuncia le dimissioni da presidente Fondazione Matera-Basilicata 2019. Di seguito la nota integrale.
Ho sentito il dovere di accompagnare la Fondazione Matera 2019 fino all’approvazione del bilancio consuntivo dell’anno della Capitale Europea della Cultura avvenuta nella seduta del cda svoltosi nella mattinata di oggi a Potenza. A conclusione di questo straordinario lavoro, che ho svolto con dedizione ed entusiasmo a titolo gratuito, rassegnerò le dimissioni da Presidente del Consiglio di Amministrazione.
Ringrazio i soci fondatori che mi hanno dato fiducia in questi anni molto intensi: dal Presidente Marcello Pittella al Presidente Vito Bardi, dalla Rettrice dell’Università della Basilicata Aurelia Sole, Presidente della Fondazione per due anni, ai Presidenti della Provincia di Matera, Francesco De Giacomo e Piero Marrese, ai Presidenti della Camera di Commercio Angelo Tortorelli e Michele Somma. Sono particolarmente grato al Sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, per avermi delegato nel CdA, riuscendo a ricomporre una frattura che avrebbe potuto provocare danni irreparabili all’immagine della città, ma soprattutto avrebbe potuto costituire un impedimento al regolare svolgimento del ricco programma contenuto nel dossier di candidatura.
La Fondazione è stata diretta in modo impareggiabile da Paolo Verri, affiancato da un gruppo di manager, Rossella Tarantino, Giuseppe Romaniello, Ariane Bieu, Giovanni Oliva, Anna Piscinnè, e da un formidabile professionista della comunicazione come Serafino Paternoster che hanno fronteggiato situazioni complesse in un clima spesso turbolento, in particolar modo dal punto di vista politico. Ci tengo a sottolineare che il personale che ha collaborato in questi anni è stato selezionato con cura e ha dato risultati eccezionali: a loro vanno i mie complimenti e la gratitudine per aver lavorato instancabilmente alla realizzazione dei circa 1.200 eventi in programma, che hanno rappresentato il grande racconto della città e della regione.
Siamo riusciti a mantenere con le autorità nazionali del Governo un rapporto positivo, lungo un percorso che ha visto alternarsi nel corso degli anni Primi Ministri e rappresentanti di diversi Ministeri: a tutti loro ed ai responsabili dei diversi uffici centrali va il mio ringraziamento. Con il Polo Museale della Basilicata e la sua Direttrice, Marta Ragozzino, abbiamo stabilito rapporti stabili e fruttuosi che sono stati una base solida per le produzioni culturali proposte al grande pubblico, recatosi a Matera da tutto il mondo.
Possiamo essere orgogliosi di quanto è stato realizzato e soprattutto della vitalità e dell’energia dimostrate dai nostri cittadini. A tal proposito ringrazio ciascuno dei 1570 volontari iscritti, 590 quelli attivi, di cui il 10% stranieri, che hanno collaborato con gioia ed entusiasmo al lavoro di accoglienza e sicurezza. Le forze dell’ordine sono state il caposaldo della sicurezza nell’anno 2019. Il coordinamento effettuato dalla Prefettura e dalla Questura di Matera è stato efficacissimo. Nel ringraziare i Prefetti Antonella Bellomo e Demetrio Martino, dedico un pensiero particolare al Questore, Luigi Liguori, con cui abbiamo condiviso le fasi più delicate del lavoro per l’ordine pubblico e la sicurezza, che ha consentito di confermare Matera come la città più sicura d’Italia. Non era affatto scontato che questa straordinaria avventura si svolgesse in modo così coinvolgente ed ordinato. Tutto questo deve renderci particolarmente orgogliosi e ci ha fatto meritare non solo la presenza del Capo dello Stato alla cerimonia di apertura, ma anche i suoi più sentiti ringraziamenti, per quanto realizzato nella nostra città, nel messaggio di fine d’anno agli italiani.
Il bilancio 2019 si chiude con un volume complessivo di 28,6 milioni di euro che hanno assicurato la produzione originale di 1.200 eventi tutti di grande profilo internazionale. Questo risultato ha comportato una spesa di personale di circa 3,0 milioni di euro, pari al 10,4%, un rapporto assolutamente virtuoso in un settore dove la spesa per il personale è per definizione quella più rilevante. Sono stati coinvolti attivamente nelle produzioni culturali 57.000 cittadini di varia provenienza e con diversi talenti e abilità, ponendo la città di Matera all’attenzione europea, quale luogo di co-creazione attraverso nuovi modelli culturali che abbattono le barriere tra artisti e pubblico. La dimensione internazionale si è coniugata con la dimensione regionale della manifestazione: 394 eventi su 1200 si sono realizzati nei vari Comuni della Basilicata, e più di 74.424 Passaporti sono stati venduti, di cui il 40% a turisti, il 28,2% a residenti della Regione Basilicata e il 20% a studenti.
Matera si è rivelata la Capitale Europea della Cultura che in assoluto ha registrato il tasso di crescita turistica più alto. Matera e la regione Basilicata hanno guadagnato una grande visibilità: 3,4 miliardi sono state le “Opportunity to see” (potenziali contatti), equivalenti ad un investimento in Comunicazione pari 110 milioni di euro; sono stati oltre 1500 i servizi radiotelevisivi e gli approfondimenti realizzati su Matera-Basilicata 2019; inoltre, sono stati pubblicati più di 68.000 articoli di stampa e web; infine, hanno parlato di Matera 2019 le testate di più di 41 paesi del mondo.
E’ compito degli osservatori dell’economia fare i conti sulle ricadute che il percorso e l’evento Matera 2019, durato quasi dieci anni, ha avuto e continuerà ad offrire alla città, alla Basilicata e all’intero Mezzogiorno. I numeri che abbiamo sotto gli occhi sono impressionanti, in primis la crescita esponenziale dei visitatori e volumi di affari che nel corso del tempo sono andati aumentando.
A fine dicembre 2019 abbiamo assunto l’impegno di continuare questo percorso. I Ministri Giuseppe Provenzano e Dario Franceschini avevano aderito entusiasticamente a quel programma e già nei primi due mesi del 2020 abbiamo sviluppato proposte e progetti che presto avrebbero prodotto risultati. Purtroppo l’emergenza sanitaria ha di fatto bloccato le attività. Ciononostante la Fondazione ha continuato ad operare non solo per chiudere e rendicontare le attività – e soprattutto pagare i fornitori (a tal proposito giova ricordare che, nonostante il blocco dovuto al covid-19 nel 2020, abbiamo effettuato pagamenti per oltre 9 milioni di euro corrispondenti a circa 2.000 operazioni) – ma anche per tener fede agli impegni assunti, finalizzati a tenere alta la reputazione della città in campo culturale. Non abbiamo mancato di partecipare alla gara di solidarietà nei confronti del personale sanitario, collaborando alla predisposizione di appositi box in plexiglass e di schermi facciali per aumentare la protezione dei medici e degli infermieri e che abbiamo donato agli ospedali.
Nei primi due mesi di quest’anno sono state predisposte specifiche attività per coinvolgere le associazioni e le imprese del settore e costruire insieme una piattaforma per il futuro. Al tempo stesso non sono mancati specifici eventi come quello del 23 febbraio 2020 quando le maschere dei carnevali lucani di Tricarico, Montescaglioso e Lavello sono state protagoniste della Parata internazionale del Carnevale di Rijeka2020, la città croata cui Matera ha passato il testimone da Capitale Europea della Cultura, insieme all’irlandese Galway. Questo è stato l’ultimo evento prima del lockdown. Da quel momento in avanti, come è noto, abbiamo dovuto rivedere tutti i nostri programmi. I giorni 8‐9 maggio 2020 abbiamo partecipato alla quarta edizione del “Festival della comunicazione non ostile”, che si è svolto interamente online. Il 5‐8 giugno 2020, il progetto pilastro di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, “I‐DEA”, dedicato ai materiali d’archivio della Basilicata, reinterpretati in chiave artistica, è stato presentato alla terza edizione di “Archivissima”, il festival che promuove al grande pubblico i patrimoni e le storie conservate negli archivi storici. Dal 9 al 13 giugno con un formato interamente online, è ripartita da Matera “Artlab. Territori, Cultura, Innovazione”, la piattaforma indipendente italiana dedicata all’innovazione delle politiche, dei programmi e delle pratiche culturali, promossa dalla Fondazione Fitzcarraldo. Lo scorso 21 giugno 2020, con la “Festa della Musica” abbiamo ripreso il viaggio di Matera 2019 lì dove è stato interrotto. Abbiamo deciso di ripartire da alcune delle fasce più colpite dall’emergenza Coronavirus: i malati, gli anziani, gli operatori sanitari e i musicisti. Dal 12 settembre alla fine di ottobre, Matera e diversi comuni della Basilicata sono lo scenario del Festival di arti performative “So Far So Close. Esercizi di vicinanza” prodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, con la collaborazione artistica di Silvia Bottiroli e Cristina Ventrucci, in partenariato con Apt Basilicata e ASM Matera e il patrocinio dei Comuni di Matera, Montescaglioso, Venosa, San Mauro Forte, Cirigliano, Latronico, San Severino Lucano.
E, nonostante le stringenti regole dovute alla pandemia non abbiamo voluto rinunciare neanche quest’anno a “Materadio”, la festa di Rai Radio3, grazie alla preziosa disponibilità del direttore, Marino Sinibaldi e del suo staff. Un evento ormai consolidato in un arco temporale di ben dieci anni, e che quest’anno costituirà anche l’occasione per verificare le nuove forme di organizzazione degli spettacoli al tempo del Covid-19 grazie alle professionalità dell’Open design school.
Il 25 settembre Cava del Sole tornerà a risuonare attraverso il concerto “Passaggi nel tempo – Omaggio a Ennio Morricone” con protagonista la band dei Calibro 35 e due ospiti speciali come Roy Paci e Diodato. Il tempo che stiamo vivendo non è dei più facili, ma l’intero territorio nazionale ha dato forti segnali di coraggio e di ripresa, per poter ricominciare proprio da alcuni “esercizi di vicinanza”.
Il mio augurio, a conclusione di questo indimenticabile percorso che ho vissuto in questi anni, prima da Sindaco di Matera e poi da Presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, è che questo viaggio possa continuare in futuro con lo stesso spirito e la stessa dedizione e impegno, nell’offrire ai cittadini e ai visitatori sempre nuove risposte alle domande e alle esigenze di una città e di una regione, che hanno raggiunto una visibilità internazionale da cui non si può più tornare indietro.
Salvatore Adduce