Ragioni diverse a confronto quelle espresse dai due consiglieri regionali Mario Polese (Italia Viva – NO) e Gianni Leggieri (Movimento 5 Stelle – SÌ) durante il dibattito sul Referendum costituzionale organizzato a Rivello dal Comitato di azione civile “Rivello Oltre” nella sala del Consiglio comunale.
Alla presenza del sindaco Franco Altieri, di diversi rappresentanti dell’amministrazione comunale e di un interessato pubblico, trasversale alle generazioni, il dibattito – che è servito innanzitutto a spiegare il referendum, per poi procedere alla discussione delle ragioni del sì e di quelle del no attraverso la duplice prospettiva di Leggieri (Sì) e Mario Polese (NO) – ha trovato fondamento nel pluralismo, nella consapevolezza e nel coinvolgimento ampio dei cittadini, chiamati a esprimersi con il referendum del prossimo 20-21 settembre su una questione fondamentale e molto delicata che riguarda lo Stato e le sue fondamenta costituzionali e che, attravero il taglio dei parlamentari, ha una ricaduta decisiva su temi come la rappresentanza dei territori e sugli scenari possibili che riguarderebbero il contesto nazionale e, nello specifico, la Basilicata, i costi della politica e la messa a sistema delle risorse, fino alla legge elettorale.
E se nell’intervento introduttivo l’on. De Filippo bene ha inquadrato la questione, attraverso un excursus che ha rappresentato una lucida analisi storica della Costituzione, dalla Costituente al panorama odierno, passando dalle proposte di trasformazione attualizzante del referendum 2016 fino ai rischi del pensiero unico, il ritmo del dibattito è stato scandito dalla incalzante verve del moderatore, Pasquale Annicchino, capace di garantire un’equa distribuzione dei tempi tra i due relatori e l’interesse della sala.
“Quello che, anche in questa occasione, sta maggiormente a cuore al Comitato di azione civile “Rivello Oltre” – ha dichiarato la coordinatrice Rosalinda Ferrari a margine del dibattito – sono l’incontro e il confronto, a beneficio della piena consapevolezza dei cittadini, della crescita armonica e dello sviluppo delle comunità.
Quello di Polese e Leggieri è stato un dialogo moderato nei toni, proficuo nei contenuti, positivo proprio per quel clima disteso e di effettivo incontro di ragioni, prospettive e intenzioni. La politica deve tornare a essere scambio, dialogo, pluralismo. Questione di tutti e non affare di pochi. Democrazia è difendere e garantire la libera espressione, facilitare il confronto, creare occasioni di reciproco arricchimento. Oggi più che mai – ha concluso la Ferrari – è veramente importante che a tutti sia garantito il diritto di conoscere, ascoltare, farsi la propria idea e scegliere di conseguenza: incontri come questi fanno bene ai territori e alla politica”.