Servizio trasporto pubblico urbano a Potenza, Fit Cisl Basilicata attacca il sindaco Guarente. Di seguito la nota integrale.
Un silenzio disarmante da parte del Sindaco Guarente. Ormai l’Amministrazione Guarente governa la Città da oltre 15 mesi, e la situazione dei lavoratori della Società Trotta che gestisce ormai da anni in proroga il Servizio Urbano di Potenza continua a peggiorare giornalmente superando anche il limite dell’umana sopportazione.
Le condizioni lavorative e il modus patronale della Trotta mira giornalmente a destabilizzare e distruggere mentalmente i lavoratori che si ritrovano a dover gestire turni di servizio insopportabili, addirittura l’artistica Società Trotta ha deciso di avviare il servizio invernale senza nemmeno comunicare ai lavoratori i nuovi turni, forse perche gli stessi non rispettano neanche un rigo dei Contratti Nazionali.
I ’’Padroni’’ della Trotta Bus, perche da padroni si atteggiano dimenticando che hanno vinto la gara per la sola gestione del servizio, nei pochi incontri con le rappresentanze dei lavoratori, hanno sempre utilizzato un fare superfluo, pensando che il popolo Potentino sia cosi arretrato da credere alle loro non verità o da intimorirsi per la loro arroganza.
Il Servizio Urbano, quale servizio Pubblico non può essere gestito da persone che utilizzano la cosa pubblica come se si gestisse una bottega di quartiere, scaricando il carico di lavoro solo su alcuni operatori nel mentre altri ’’prescelti’’ stanno comodamente seduti in deposito a grattarsi la pancia.
Non crediamo sia possibile che un fantomatico dipendente che impropriamente si fa chiamare direttore, senza avere nessuna abilitazione o competenza nei trasporti, decide quale dipendente agevolare e quale no, forse in base alla simpatia, o solamente perche questi pochi lavoratori lo fanno sentire realizzato e importante chiamandolo ’’Direttore’’, nel mentre è solo un dipendente come gli altri.
Il Sindaco che in ogni riunione cade dalle nubi, come se le PEC inoltrate magicamente si smaterializzano nel computer del Protocollo Comunale, farebbe meglio ad ammettere che gli argomenti trattati sono fuori dalla sua portata, e che il difficile non sta nel fare promesse, ma nel essere ’’di polso’’ e mantenerle.