“Se il buongiorno si vede dal mattino, qui siamo a notte fonda. Il processo di istituzione della CUN del grano, che in teoria dovrebbe servire a correggere le storture presenti oggi nel meccanismo di formazione dei prezzi, non promette nulla di buono. Abbiamo appreso infatti che alcune organizzazioni agricole stanno raccogliendo le firme per le deleghe all’insaputa degli agricoltori aventi diritto, con una condotta evidentemente illecita. Per questo motivo ho presentato alla Ministra Bellanova una interrogazione parlamentare. Nel frattempo, la Commissione Agricoltura del Senato di cui sono segretario è in attesa del parere dell’AGCM circa una più corretta formulazione del modello per le deleghe, improntato su una libera scelta per l’agricoltore, e ha chiesto pertanto al MIPAAF una proroga della scadenza dei termini”.
Lo ha dichiarato il senatore Saverio De Bonis, segretario della IX Commissione Agricoltura del Senato, in merito alla interrogazione presentata dopo aver ricevuto notizia di gravi anomalie nella raccolta delle firme per le deleghe alle varie organizzazioni e associazioni ai fini dell’istituzione della CUN del grano.
“Il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali – si legge nell’interrogazione – ha avviato l’iter procedurale per l’istituzione della CUN sul grano. La partecipazione alla CUN presuppone una delega da parte degli agricoltori alle organizzazioni o associazioni che ritengano più idonee”. E tuttavia si è appreso “che alcune sigle sindacali stanno raccogliendo le firme per le deleghe all’insaputa degli aventi diritto, ponendo in essere una condotta anzitutto illecita e, in ogni caso, disdicevole e meritevole di censura da parte dell’ordinamento”.
“Per questo motivo – aggiunge il senatore – ho chiesto alla Ministra se sia a conoscenza di tale anomalia; se non sia il caso di effettuare una perizia calligrafica per accertare l’autenticità delle sottoscrizioni; se non ritenga opportuno prorogare di un mese il termine per la consegna delle deleghe, o almeno fino a quando non si sarà espressa l’AGCM, e prevedere delle sanzioni, come l’esclusione delle organizzazioni di categoria che avranno condotte illecite; infine, quali iniziative intenda intraprendere per garantire la corretta formazione della Commissione unica nazionale del grano”.