Patrizia Minardi, dirigente ufficio sistemi culturali della Regione Basilicata, in una nota esprime soddisfazione dopo aver appreso la notizia della ratifica della “Convenzione di Faro”. Di seguito la nota integrale.
Sono soddisfatta e felice che i nostri piani regionali della cultura 2019-2021” sul “patrimonio materiale ed immateriale dell Regione Basilicata” sono impostati ed ispirati alla Convenzione di Faro che oggi finalmente è stata ratificata.
La Basilicata può essere un terreno di sperimentazione dell’applicazione della Convenzione che mette al centro il cittadino e le associazioni come protagoniste della scoperta e del riconoscimento del valore del nostro patrimonio.
Difatti la Convenzione recita che il “patrimonio culturale’ «un insieme di risorse ereditate dal passato che le popolazioni identificano, indipendentemente da chi ne detenga la proprietà, come riflesso ed espressione dei loro valori, credenze, conoscenze e tradizioni, in continua evoluzione», nonché di ‘comunità di patrimonio’: «Un’insieme di persone che attribuisce valore ad aspetti specifici dell’eredità culturale, e che desidera, nel quadro di un’azione pubblica, sostenerli e trasmetterli alle generazioni future»
Dal 2014 abbiamo impostato il nostro lavoro su questi principi e abbiamo lavorato tanto sui territori per il riconoscimento del patrimonio immateriale identitario di ogni Comunità, identificando 141 patrimoni immateriali all’interino della piattaforma “patrimonio culturale Basilicata” puntando sulla consapevolezza e il riconoscimento del valore intrinseco e trasferibile di generazione in generazione.
Non dobbiamo disperdere questo grande lavoro ed essere oggi, ad approvazione della Convenzione di Faro, pronti ad avviare piani di gestione da affidare a cooperative, imprese ed associazioni competenti per creare opportunità di lavoro parte di dal nostro patrimonio culturale.