Nico Sabina, Coordinatore regionale di Base riformista: “Dalla base riparta l’azione riformista del PD”. Di seguito la nota integrale.
A conclusione dell’ultima tornata elettorale, riteniamo doveroso formulare alcune considerazioni sui risultati conseguiti dal Partito Democratico.
A livello nazionale, con le vittorie in Puglia, Campania e Toscana, il PD, sotto la guida del Segretario nazionale Zingaretti, si conferma come principale argine alle destre ed al populismo.
Con particolare riguardo al Sud, le affermazioni di De Luca e di Emiliano confermano che gli elettori premiano la competenza e la passione dimostrate nel corso degli anni nell’amministrare la cosa pubblica.
Lusinghieri anche i risultati riportati un po’ dappertutto dai candidati eletti nei Consigli regionali che fanno riferimento a Base Riformista.
Occorre ora rimettere subito al centro dell’agenda politica il tema delle riforme: da quelle istituzionali a quelle economiche, necessarie a superare la crisi Covid ed a rilanciare una crescita solida ed equilibrata, attraverso le opportune misure a favore del mondo produttivo e del lavoro.
A livello regionale, invece, registriamo purtroppo in Basilicata un risultato in chiaroscuro. Accanto alle belle affermazioni personali di diversi validi amministratori uscenti e di promettenti nuovi candidati (spesso nonostante il fuoco amico: segreterie pilatesche o, peggio, apertamente schierate contro il candidato di centro-sinistra; divisioni interne, frammentazioni e sovrapposizioni inutili di liste, con conseguente dispersione di voti a favore del centro-destra), si accusano purtroppo significative battute di arresto in alcuni grandi centri.
Le urne ci dicono, al netto delle conferme citate, che non si è ancora invertita la curva discendente inauguratasi con le regionali del 2018.
I risultati negativi riportati ad Avigliano ed a Matera, in particolare, testimoniano che stiamo continuando a pagare le divisioni interne e l’assenza di regia sui territori.
Laddove il centro-sinistra non ha saputo trovare unità, ha dovuto soccombere di fronte ad un centro-destra sempre più a trazione leghista (proprio nel momento in cui Salvini perde terreno sulla scena nazionale).
Nel prossimo ballottaggio di Matera, per parte nostra, auspichiamo un dialogo utile a riproporre in città l’alleanza attualmente al governo della nazione: attendiamo quindi che il Commissario regionale ed il Partito nazionale avviino le giuste interlocuzioni ed indichino la direzione lungo la quale muoversi, che naturalmente rispetteremo.
Registriamo, inoltre, il passo indietro fatto dal segretario cittadino del PD di Matera come un’apprezzabile dimostrazione di coerenza in un partito in cui, da un po’ di anni a questa parte, si moltiplicano le analisi dei voti e delle sconfitte, senza però che nessuno se ne assuma la responsabilità politica.
Ma le sconfitte non possono sempre essere imputate semplicemente al contesto nazionale ed internazionale, alla crisi economica, magari alla Brexit o a Trump, in definitiva al destino cinico e baro: piuttosto le ragioni vanno ricercate anche e soprattutto nella gestione politica dei territori.
Ecco perché salutiamo con favore l’adozione degli atti utili ad avviare il Congresso Regionale da parte del Commissario Stefano, che ringraziamo per la dedizione, la costanza e la qualità politica con cui ha seguito in questi mesi le vicende del PD Lucano.
È ormai indispensabile, infatti, aprire il confronto programmatico all’interno del PD di Basilicata nelle giuste sedi, ponendo così le basi per un riscatto che deve necessariamente passare anche attraverso il rinnovamento, in chiave quanto più inclusiva possibile, degli organi dirigenti territoriali.
Non c’è più tempo da perdere né permangono postazioni da continuare a difendere contro l’evidenza dei fatti!
Pensare di poter girare pagina nel PD partendo da organi territoriali ormai anacronistici nella loro composizione e rappresentatività è tanto illusorio quanto miope.
Si celebrino subito i congressi, dunque, per dar modo a tutti di portare il proprio contributo di idee alla costruzione di una visione condivisa di società, e si abbandonino i meri tatticismi che servono soltanto a riflettere all’esterno una logora immagine di divisione, plasticamente rappresentata dalle ultime elezioni amministrative di Avigliano e Matera.
Non possiamo più permetterci atteggiamenti fatalistici ed inerti, quando non addirittura autolesionisti, che finiscono per consegnare sempre più spazi alla destra.
Siamo certi che questa sia la coda, l’ultima coda, del vecchio, e crediamo che tutti insieme, nel massimo sforzo unitario, con il protagonismo e l’autonomia dei territori e del PD lucano, ma fuori da logiche autoreferenziali, si possa e si debba iniziare a lavorare, da subito, per costruire il nuovo corso, attraverso il congresso regionale e quelli provinciali e cittadini (ove occorre), da celebrare con la massima partecipazione possibile.
A tal proposito, insistiamo ancora perché sia superata l’assurda regola del limite ai nuovi tesseramenti, che si è voluta imporre in provincia di Potenza, a discapito di ogni apertura, forse nel vano tentativo di non rendere contendibili le cariche locali e provinciali, tornando ad una logica superata da venti anni, secondo cui i segretari si scelgono i tesserati, e non viceversa.
Il PD lucano non è quello fotografato dai risultati elettorali di questi anni.
Ci sono energie fresche, intelligenze attive, esperienze consolidate, qualità e competenze, che vanno pazientemente rimesse insieme, attraverso un nuovo patto, una nuova visione, un nuovo approccio, per il rilancio del partito, e della Basilicata.
Vogliamo bene al Partito, e noi di Base riformista ci muoveremo così, certi di incontrare lungo il cammino nuovi e vecchi protagonisti, con cui riprendere una strada comune: lo dobbiamo alla Basilicata, oltre che a noi stessi!
Anche le ultime elezioni ci dicono che il PD vince dove è unito.
Vanno quindi ritrovate e rafforzate le ragioni dello stare insieme!