Stampa Libera e Indipendente di Basilicata chiede al giornalista Enzo Fontanarosa di rassegnare le dimissioni dall’incarico di segretario di Assostampa perchè ha assunto l’incarico senza aver condiviso la scelta con il gruppo del sindacato di cui fa parte. Di seguito la nota integrale.
L’Associazione della Stampa della Basilicata, in un comunicato di poche righe, annuncia il “rinnovo” delle cariche del Direttivo, ma omette il modo in cui si è arrivati a questa rimodulazione delle cariche.
Bene, lo facciamo noi di Stampa libera e indipendente, affinché i colleghi, che quotidianamente si barcamenano nella professione tra mille difficoltà, abbiano la possibilità di sapere come si è giunti a questo nuovo assetto e liberamente ne traggano le proprie conclusioni.
Quella che si è consumata ieri nel direttivo dell’associazione della Stampa di Basilicata è una pagina triste e avvilente. Pensavamo che il trasformismo appartenesse solo alla politica, invece registriamo che questo accade anche nel sindacato dei giornalisti.
Entra a far parte del “nuovo” direttivo, finora composto dai consiglieri eletti da Controcorrente, con la carica di segretario il collega Enzo Fontanarosa, candidato da SLI ed entrato in consiglio, solo dopo la scelta generosa di Pierantonio Lutrelli di fare un passo indietro nei confronti del primo dei non eletti e di mantenere solo la carica di consigliere nazionale della FNSI. Cambiare idea è una scelta legittima. Ma è poco onorevole se la si compie alle spalle e sulla testa dei colleghi con i quali in totale lealtà e trasparenza si è condiviso un percorso.
Sin dalla prima seduta del nuovo Consiglio, il presidente Oliveto ha invitato più volte il nostro gruppo a far parte in maniera organica della maggioranza, proponendoci a più riprese di accettare incarichi all’interno del Direttivo.
La scelta condivisa in maniera unanime è stata quella di rispettare la volontà dei colleghi che hanno assegnato alla maggioranza il compito di assumersi la responsabilità di guidare il nostro sindacato e a noi di esserne la sentinella. Una scelta tutt’altro che ostruzionistica o di comodo. Ma, a quanto pare, l’idea che abbiamo noi di cosa significhi collaborazione non è la stessa del presidente Oliveto e della maggioranza, che sistematicamente ha respinto tutte le proposte arrivate dal nostro gruppo. Per questo non ci sorprende la scelta del presidente Oliveto di procedere, attraverso una trattativa individuale, all’ “allargamento” del direttivo, nonostante la volontà contraria più volte espressa da SLI attraverso i suoi portavoce Margherita Agata e Pierantonio Lutrelli. A sorprenderci è la decisione del collega Fontanarosa di accettare questa proposta.
Per questo a Enzo, chiediamo uno scatto di dignità e lo invitiamo a rassegnare le dimissioni e a onorare fino in fondo il mandato ricevuto dai colleghi. Quanto accaduto, per come è accaduto, a nostro avviso, non è una vittoria della maggioranza, ma una palesemanifestazione di debolezza, oltre cheuna sconfitta per il sindacato in generale. Il gruppo di SLI, nonostante l’amarezza e la delusione, continua ostinatamente a credere che un altro sindacato è possibile.
Di seguito la replica del Presidente dell’Associazione della Stampa di Basilicata Angelo Oliveto
Ho proposto più e più volte a tutto il consiglio direttivo dell’Associazione della Stampa di condividere la gestione dell’Associazione perché la professione è in un momento difficile e perché la salvaguardia del lavoro è elemento che unifica tutti al di là di legittime visioni e posizioni sul sindacato.
L’ho fatto in uno spirito sinceramente unitario volto a costruire un solido fronte per affrontare la difficilissima situazione della categoria.
Ragionare per componenti, correnti o per semplici personalismi non ha alcun senso nel momento di massima difficoltà dell’editoria in Basilicata.
In questo spirito e con la condivisione di lavorare agli interessi della categoria è maturato il nuovo assetto dell’Ufficio di Presidenza dell’Associazione della Stampa.
Non c’è nessuna operazione di trasformismo – come sostengono in una nota i colleghi di Stampa Libera e Indipendente – perché sulle idee e sul contributo che si intende dare al lavoro del sindacato ci sono solo fatti che sono alla luce del sole.
Così come alla luce del sole – e nei verbali dell’Associazione – sono le proposte che dicono di aver fatto, a cominciare dalla “finanza creativa” per consolidare le casse associative che – come tutto il resto – non è andata al di là dell’enunciazione. Così come alla luce del sole è la decisione del collega Lutrelli di aderire a una componente nazionale diversa da quella che lo aveva candidato ed eletto al Consiglio Nazionale della FNSI. Spero che, nonostante anche questo episodio caratterizzato da toni sgradevoli, si possano trovare punti comuni
nell’interesse dei colleghi e io sono pronto in qualsiasi momento.