“Troppe scuole italiane si ritrovano ancora in una situazione vergognosa. In molti istituti scolastici non sono arrivati i nuovi banchi e mancano i dispositivi di sicurezza come mascherine e gel igienizzanti. Per tanti bambini, ragazzi e docenti, stare in classe in sicurezza è diventato quasi impossibile e non possiamo permettere che, ad una settimana dal ritorno a scuola, non tutti gli alunni abbiano lo stesso diritto a seguire le lezioni, ancor di più quando già si registrano i primi casi di positività”. Lo scrive in una nota il deputato e presidente di Popolo Protagonista, Gianluca Rospi.
“Secondo alcuni dati forniti dal Sole 24 ore, sono 75 le scuole che hanno dovuto chiudere per casi di contagio e circa 500 quelle che hanno avuto almeno un caso di Covid-19. Giusto per citare un ulteriore dato che fa riflettere: in un istituto comprensivo di Matera, ad oggi sono pervenute 5600 mascherine, a fronte delle 9850 che risultano dall’applicazione dedicata del Ministero della Salute, ma la cosa più sbalorditiva è che, numeri alla mano, ne servirebbero 850 per gli alunni e 120 per il personale ogni giorno e, quindi, l’eventuale fornitura completa sarebbe sufficiente per una decina di giorni, fermo restando che nessuna comunicazione è stata ricevuta riguardo alla programmazione della distribuzione dei suddetti dispositivi.
Tante le problematiche legate anche al distanziamento sociale, impossibile da mantenere vista l’inadeguatezza delle aule. Nulla di nuovo, aggiunge l’On. Rospi, lo avevo detto molto prima che le scuole riaprissero che gli spazi erano troppo piccoli, ma nessuna nuova proposta per lezioni in altre strutture alternative, fatta da me o da altri colleghi, è stata ben accolta. E ora ci ritroviamo punto e a capo, con un disagio continuo per le famiglie e tutto il personale scolastico da nord a sud, un disagio che fa pagare un prezzo troppo alto agli studenti di tutta Italia. Questo perché? Perché si continua purtroppo – rimarca l’On. Rospi – a non dare alla scuola la priorità e l’importanza che merita, ma anzi il tema è diventato solo uno slogan politico che finora ha prodotto poco e niente.
A questo punto – conclude Rospi- chiederó al Ministro Azzolina quale sia il piano che intende adottare per risolvere queste gravi problematiche e le tempistiche entro le quali agli istituti scolastici verrà dato tutto ciò che gli manca per una giusta e corretta prosecuzione delle lezioni.”
Set 27