Il Tribunale di Larino (Campobasso), dopo quasi sei ore di Camera di consiglio, ha emesso ieri sera la sentenza nei confronti di alcuni indagati nell’ambito dell’inchiesta ‘Lungomare’. L’operazione antidroga, condotta a ottobre 2018 dai Carabinieri del comando provinciale di Campobasso, portò all’emissione di 39 misure cautelari nei confronti di esponenti di un pericoloso sodalizio criminale composto da pregiudicati di San Severo (Foggia) e molisani.
L’organizzazione malavitosa aveva gettato le sue basi in Molise spacciando droga in appartamenti presi in affitto in alcune località. I giudici frentani hanno riconosciuto il reato associativo finalizzato al traffico illecito di sostanze stupefacenti e inflitto cinque condanne con pene fino a otto anni e due mesi. Nell’operazione, coordinata dalla Dda di Campobasso, furono impegnati 200 militari tra cui i ‘Cacciatori di Puglia’ reparto dei Carabinieri specializzato nella lotta al crimine organizzato.
“Condanne giuste”: così il Procuratore distrettuale antimafia, Nicola D’Angelo, commenta la sentenza del Tribunale di Larino (Campobasso) che ieri sera si è pronunciato nei confronti di alcuni imputati nel processo ‘Lungomare’. “Il Tribunale ha ritenuto, in linea con la tesi della Procura – ha aggiunto – che quello fosse uno spaccio serio, con una associazione seria”. Per il vertice della Dda, dunque, “sono condanne adeguate per la gravità del fatto, con una corretta qualificazione, e con pene che a mio avviso danno anche un segnale all’esterno. Per noi – ha aggiunto – è un risultato molto importante”.