Corte dei Conti, Nino Sangerardi illustra il rapporto sulla gestione finanziaria del Parco del Gargano. Di seguito la nota integrale.
“Il rendiconto 2018, come già i precedenti 2014-2017, è stato deliberato oltre il termine del 30 aprile.Questa Corte ritiene che il mancato reiterato rispetto del predetto termine,oltre a incidere negativamente sulla gestione contabile debba essere valutato attentamente dal Ministero vigilante”.
Parole scritte dai Giudici contabili della Sezione controllo sugli Enti a fronte del bilancio economico,anno 2018, del Parco nazionale del Gargano.
Quest’ultimo istituito a giugno 1995,grande 121 mila ettari comprende 18 Comuni della provincia di Foggia,gestisce l’Area marina delle Isole Tremiti,sede legale in Monte Sant’Angelo.
L’esercizio analizzato dalla Corte si chiude con un forte disavanzo( meno 4.241.686 euro) in notevole peggioramento rispetto al dato, positivo,registrato nel 2017 per effetto sia della diminuzione dell’avanzo della gestione corrente( meno 80%) sia del disavanzo in conto capitale che si assesta a 4.317.834 euro.
I trasferimenti statali,nella misura di 2.415.865 euro, rappresentano il 96% del totale delle entrate correnti. La spesa riguardante il personale( 21 unità a tempo indeterminato,l’Ente si avvale di 41 componenti del Ctca dell’Arma dei Carabinieri) ,escluso il Tfr, ammonta a 782.509 euro. “Tuttavia—rilevano i Giudici—la contabilizzazione della spesa per i fondi inerenti l’incentivazione del personale(199.432 euro nel 2018 e 130.888 nel 2017) risulta effettuata su un capitolo allocato non tra gli “oneri per il personale in servizio” ma tra le “ uscite non classificabili in altre voci” : il che non è conforme ai principi di veridicità e chiarezza del bilancio”.
L’avanzo di amministrazione è pari a 2.975.649 euro con una contrazione del 57% rispetto al 2017 stante la crescita dei residui passivi sui capitoli di spesa d’investimento. I residui attivi finali passano da 2.155.603 euro a 1.593.279 euro mentre quelli passivi raggiungono la somma di euro 12.224.863 euro. Pertanto la Corte invita il Parco a “ effettuare una puntuale verifica delle condizioni giuridiche per il mantenimento in bilancio dei residui attivi e passivi,soprattutto quelli di maggiore antichità e consistenza”.
Come vergato da Collegio revisori dei Conti e Ministeri vigilanti(Ministero Finanze e Ministero Ambiente) sono stati rispettati i limiti posti dalle Leggi in materia di spese e quindi si è provveduto a inviare allo Stato le somme derivanti dalla riduzione dei costi : euro 77.518.
In merito al Piano pluriennale economico e sociale deliberato dalla Comunità del Parco il 5 ottobre 2010,a tutt’oggi non è stato ratificato dalla Regione Puglia a cui è stato trasmesso il 19 ottobre 2010.
Con provvedimento firmato dal Ministro dell’Ambiente, n.230 del 7 agosto 2019, viene designato il nuovo presidente a cui spetta un’indennità lorda annuale di euro 26.972,28.
La situazione del contenzioso al 31 dicembre 2018 è questa : 6 procedimenti pendenti passivi di cui 3 innanzi al Giudice amministrativo e 4 al Giudice ordinario,un procedimento attivo davanti il Giudice civile di secondo grado,un ricorso straordinario al Capo dello Stato pendente,la costituzione di parte civile dell’Ente in una causa penale in discussione nel Tribunale di Foggia.
Un giudizio civile si è concluso con esito sfavorevole nel 2018(sentenza n.682 del Tribunale di Foggia) che ha rigettato l’opposizione a due decreti ingiuntivi emessi in favore del Consorzio universitario di economia industriale e manageriale. Ha fatto seguito il riconoscimento del debito fuori bilancio di euro 212.637.
Per quanto riguarda le partecipazioni societarie il Parco dichiara di avere quote in Agenzia del Turismo,Oasi Lago Salso spa,Gargano azione locale, Gruppo azione locale Daunofantino srl.
Nel contempo ha deciso di uscire da Agenzia del Turismo,Gal Gargano scarl, Gal Daunofantino srl dando mandato agli Uffici di predisporre un Piano di razionalizzazione relativo a Oasi Lago Salso spa.
“Si invita il Parco—conclude la Corte dei Conti—a redigere,entro il 31 dicembre 2020, la relazione dell’attuazione del Piano di razionalizzazione in cui devono essere evidenziati i risultati conseguiti da trasmettere oltre che alla competente struttura del Ministero delle Finanze, a questa Sezione.”.