Il gruppo consiliare “Montalbano la città che vogliamo” in una nota esprime alcune valutazioni politiche dopo la conferma di Piero Marrese a sindaco della cittadina jonica. Di seguito la nota integrale.
E così è partito anche il Marrese due. Facciamo leali auguri di buon lavoro a tutta la nuova giunta comunale di Montalbano, perché possa davvero lavorare per il bene della nostra comunità.
In occasione dell’assise inaugurale, il gruppo consiliare “Montalbano- La Città che vogliamo” nelle sue prime dichiarazioni ha ribadito quanto detto ripetutamente nel corso della campagna elettorale appena conclusasi, cioè che le stelle polari dei quattro consiglieri di centrodestra saranno il controllo rigoroso sull’attività politico-amministrativa perché ci sia il rispetto delle regole, della trasparenza, della legalità, lo stimolo alla efficienza operativa che sarà espressa dalla nuova giunta e della sua maggioranza.
Su questi capisaldi non ci saranno sconti, ma al contrario costante verifica.
Così come, considerato che il gruppo consiliare rappresenta un terzo dell’intero consiglio comunale e dunque una presenza qualificata e importante, è stato pure comunicato che l’azione sarà sì di controllo, ma anche di proposizione attiva, cioè un vero e proprio “governo cittadino di minoranza”.
Con continue e costanti proposte di iniziative, di opere pubbliche, di atti amministrativi da sottoporre all’esame dell’assemblea consiliare tutta.
Perché se la maggioranza consiliare pretenderà partecipazione e condivisione sui temi più importanti per la nostra città, dovrà anch’essa prendere atto e convergere sulle proposte che volta per volta verranno portate dal gruppo in consiglio comunale.
Un modo nuovo e rivoluzionario di intendere la gestione della cosa pubblica.
Per quanto concerne le varie deleghe assegnate ai neo assessori, salta agli occhi, stridendo, vedere che una delle deleghe più importanti, qual è quella all’Agricoltura non essere assegnata ad un assessore, ma ad un consigliere delegato, scelta questa sia pure legittima, che però non ci convince assolutamente, né la reputiamo politicamente felice, in quanto Montalbano risulta essere da secoli una comunità a forte tradizione e trazione agricola, comparto economico che partecipa fortemente alla formazione del “pil” locale.
Insomma diventato tutto d’un colpo un assessorato di serie B.
Nella passata consiliatura era rimasto “saldamente” nelle mani del sindaco, che ben poco tempo, per non dire niente, ha dedicato a questo settore primario, e che ora lo cede ufficialmente ad un consigliere “senza portafoglio”, per continuare a detenerlo amministrativamente lui stesso, sperando che non ripeta lo stesso “gravoso e costante impegno” profuso negli ultimi cinque anni.
Infine, ma non per ultimo, l’importanza delle deleghe e delle funzioni assessorili assegnate contrastano con quanto deciso, invece, dalla volontà popolare.