Coronavirus, Nino Sangerardi: “Regione Puglia stanzia 10 milioni di euro per imprese culturali”. Di seguito la nota integrale.
Dieci milioni di euro. Impegnati dalla Giunta regionale per il programma denominato “Custodiamo la cultura in Puglia”.
Una sovvenzione diretta alle micro piccole e medie imprese del settore cultura. Aiuto allo sviluppo di prodotti e servizi complementari alla valorizzazione di “identificati attrattori culturali e naturali del territorio”.
Provvedimento politico a fronte dell’emergenza Covid 19 e conseguente crisi economica devastante, che intende attenuare almeno in parte gli effetti negativi della Pandemia vissuti tanto nel periodo di lockdown quanto durante il perdurare di talune norme imperative e connesse restrizioni che hanno impedito lo svolgimento delle attività imprenditoriali in maniera ordinaria.
L’aiuto finanziario punta comunque a favorire la capacità di ripresa delle società che operano nel comparto della cultura e affini.
Non molti giorni fa presidente e assessori regionali hanno sottoscritto la convenzione con l’Agenzia regionale del Turismo Pugliapromozione in qualità di organismo intermedio per l’esecuzione della misura Custodiamo la Cultura , riconducibile al Programma operativo Puglia 2014-2020.
Chi può partecipare al bando? Le piccole e medie e micro comapagini che esercitano in territorio pugliese,iscritte al registro delle Camere di commercio competenti, che nel periodo 1° febbraio 2020-31 agosto 2020 hanno certificato un fatturato inferiore al 40% rispetto a quello del medesimo periodo dell’anno 2019.
Il contributo massimo concedibile è determinato anche in funzione del numero di unità lavorative impiegato nel corso dei mesi che vanno dal 10 marzo 2019 al 29 febbraio 2020.
Le domande di accesso al finanziamento si presentano entro le ore 12 del 20 novembre 2020,esclusivamente attraverso la procedura online disponibile sul portale internet al link custodiamoturismocultura.regione.puglia.it.
Negli ultimi anni,anche in Puglia, la cultura ha avuto la connotazione di fattore trainante dell’economia locale rappresentando uno strumento di narrazione dei luoghi in grado di promuovere la bellezza della regione e il fascino dei suoi attrattori culturali naturali e paesaggistici,rinforzando il senso di appartenenza dei cittadini e sostenendo,in termini di attratività e capacità evocativa, la Puglia nel mondo.
Il blocco delle iniziative culturali ha,per effetto domino, provocato ripercussioni sulle fasi di produzione : la chiusura di teatri e festival ha comportato la cancellazione delle rappresentazioni di produzioni già realizzate,il mancato ingaggio delle compagnie,delle orchestre che sono remunerate a giornate di spettacolo,l’impossibilità di mettere in opera le prove visto il divieto di incontrarsi,la mancata uscita di libri e perdita di mercato di quelli già sugli scaffali,eccetera.
Questo lo scenario di un “ settore che oltre ad aver perso soldi ha perso di più :la partecipazione, l’apprendimento collettivo,il valore simbolico della condivisione”.
Basteranno dieci milioni di euro a ridare più vita alle piccole e medie imprese culturali pugliesi?