Valeria Rosaria Singetta (Forza Civica): “La Salute deve essere un diritto davvero universale. Il Coronavirus ha mostrato i nervi scoperti del welfare italiano”. Di seguito la nota integrale.
“L’emergenza sanitaria ridefinisce l’agenda di policy e sollecita a riflettere attentamente su questioni rimaste davvero ai margini del dibattito pubblico a partire dal Decreto “Cura Italia”. A partire dal Decreto “Cura Italia”, approvato dal Governo Conte il 17 Marzo scorso, consideriamo in particolare le politiche di welfare e gli interventi volti a mitigare gli effetti sociali della diffusione del virus. Se la politica sanitaria è ovviamente la prima ad essere chiamata in causa, mettendo in evidenza con molta chiarezza una platea di soggetti certamente più ampia, i tanti nervi scoperti del ” Welfare State all’italiana”: dalle politiche del lavoro e di sostegno al reddito, da quelle familiari a quelle per le persone più anziane. Pertanto quali priorità e quali soluzioni? La prima riguarda le precarie condizioni di salute del Servizio Sanitario Nazionale che descrivono chiaramente il sottofinanziamento del SSN. L’imperativo riguarda il contenimento dei costi che ha dominato il dibattito italiano sulle politiche sanitarie degli ultimi due decenni e che ha determinato fra le altre cose una contrazione del personale. Dunque sul piano delle politiche sociali, il cambiamento più significativo sembra, almeno per ora, quello che ci sta realizzando nel campo sanitario, potenziando la sanità pubblica e privata accreditata, riducendo i tetti di spesa e di gestione, garantendo un’equa distribuzione di risorse e fondi del Recovery Fund che siano omogenee su tutto il territorio nazionale, per poter trasformare le tante condizioni di difficoltà esacerbate dalla crisi in corso in veri e propri problemi così si potrà forse non solo scongiurare il rischio che la crisi del Coronavirus accresca le disuguaglianze ma anche per trasformazione pilota, occasione drammatica nel grimaldello di un auspicabile policy change ossia secondo un approccio universale.”