Grande partecipazione al convegno che si è tenuto nella sede del centro sociale di Lagonegro sul ripristino della linea ferroviaria Sicignano- Lagonegro, organizzato dalla Filt-Cgil Basilicata e Campania in collaborazione con il comitato promotore. La linea, sospesa nell’aprile del 1987 a seguito dei lavori di elettrificazione della Potenza – Battipaglia, non è mai più entrata in esercizio.
Presenti al tavolo i segretari generali Filt-Cgil Basilicata Luigi Ditella e Filt-Cgil Campania Amedeo D’Alessio, oltre a Rocco Panetta e Pietro Calabrese, rispettivamente presidente e membro del comitato.
Allo stato attuale, il Patto per lo sviluppo della Regione Campania prevede interventi finanziati con risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020 per gli studi di fattibilità tecnico economica finalizzati alla riapertura per motivi turistici e agli interventi funzionali per un importo massimo di 1 milione e 600mila euro.
“Un primo importante passo – hanno dichiarato Ditella e D’Alessio – ma il vero obbiettivo è la riapertura in esercizio e l’estensione fino a Castroccucco di Maratea, sulla litoranea Tirrenica, in modo da garantire prima di tutto l’unica alternativa alla linea ferroviaria Salerno – Reggio Calabria in caso di interruzione accidentale e poi il terminale alta velocità di Salerno, servendo un’area in continua espansione demografica e commerciale come quella del Vallo di Diano e dell’area Sud della Basilicata”.
All’incontro, al quale hanno preso parte anche i senatori Francesco Castiello (M5S) per la Campania e Gianni Pittella (Pd) per la Basilicata, assenti – nonostante l’invito – l’assessore alle Infrastrutture della Regione Basilicata Donatella Merra, il presidente dalla Provincia di Potenza Rocco Guarino e il sottosegretario al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti Salvatore Margiotta.
La Filt Cgil ha annunciato un nuovo convegno che si svolgerà nel territorio del Vallo di Diano a sostegno di un progetto di riapertura “in cui crediamo fortemente – hanno concluso Ditella e Calabrese – per il rilancio del territorio campano e lucano, malgrado il totale disinteresse di una classe politica lucana poco attenta alle tematiche della mobilità”.