Cgil Matera e Spi Cgil Matera: “Agli atti di gara solo 56.350 dosi di vaccini per tutta la Basilicata, 17.000 per la provincia di Matera. Non aggiudicata la fornitura del Lotto n. 2, ammontante a euro 409.000 rispetto all’importo complessivo di euro 731.000 a base di gara, risultato deserto. Assessore Leone chiarisca quando e da dove arriveranno le circa 94.000 dosi di vaccino mancanti”. Di seguito la nota integrale.
Non ci rassicurano le dichiarazioni dell’assessore regionale alla Sanità Rocco Leone sulle 150mila dosi di vaccini antinfluenzali che a suo dire sarebbero sufficienti a garantire il vaccino gratuito alle fasce di età delle categorie più a rischio, cioè i bambini da 0 a 6 anni e gli adulti ultrasessantenni.
Per sottolineare la notevole incongruità dei quantitativi di vaccini disponibili rispetto ai fabbisogni delle aziende Sanitarie, basta – a titolo esemplificativo – comparare le 33mila dosi di vaccino mediamente somministrate nelle ultime campagne di immunizzazione alla sola popolazione con 65 anni e oltre in provincia di Matera con il dato delle circa 17.000 dosi dei lotti n.1 e n.3 disponibili per l’Azienda sanitaria di Matera presenti nel bando di gara per l’appalto specifico indetto dalla stazione unica appaltante – Regione Basilicata per l’affidamento della fornitura di vaccini antinfluenzali per la campagna 2020 – 2021 e pubblicato solo il 30 giugno 2020, già in ritardo, dunque, rispetto alla prevedibilissima eventualità – nell’attuale contesto pandemico – di una rincorsa delle Regioni all’accaparramento di scorte ingenti di vaccini, in una condizione di mercato caratterizzata da rigidità dell’offerta da parte delle aziende farmaceutiche.
Attualmente, sulla base degli atti di gara, risulta solo e unicamente una fornitura di 56.350 dosi di vaccini antinfluenzali per tutta la Basilicata, rispetto ai 150mila che secondo l’assessore Leone da metà ottobre saranno disponibili presso gli studi dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta e presso gli uffici di igiene pubblica delle ASL.
Chiarisca,dunque, l’assessore alla Sanità come, quando e da dove arriveranno le circa 94.000 dosi di vaccino mancanti, ancorché insufficienti.
Non è superfluo precisare, infatti, che la popolazione eleggibile ( cioè tutti i soggetti , indipendentemente dall’età, a rischio di complicanze, i soggetti con età pari o superiore a 60 anni, i soggetti addetti ai servizi pubblici di primario interesse , a partire dagli operatori sanitari e socio sanitari, cui si aggiungono quest’anno i bambini della fascia 6 mesi – 6 anni), alla quale garantire il diritto di essere vaccinata in modo gratuito,supera le 200.000 unità , con un obiettivo di copertura vaccinale da perseguire tra il 75% e il 95%.
Pertanto,non solo non sono fugati i dubbi di ieri, ma si rafforzano gli elementi di preoccupazione legati al fatto che una insufficiente ed inefficace campagna di immunizzazione antinfluenzale rischia,oggi,di indebolire anche la stessa azione di contrasto e contenimento della pandemia in atto, per l’impossibilità di effettuare la diagnosi differenziale e di semplificare , quindi, la diagnosi precoce e la gestione dei casi sospetti e per la forte pressione che si ripercuoterà inevitabilmente sulle strutture ospedaliere già gravate da forti criticità.
Chiediamo al governo regionale e delle autorità sanitarie non generiche rassicurazioni, bensì chiarimenti e dati circostanziati, suffragati possibilmente da atti ufficiali e vincoli giuridicamente rilevanti già assunti, atti a fugare preoccupazioni e a infondere serenità nella comunità regionale.
Se ciò non fosse, però, si dia luogo, con la tempestività richiesta dalle circostanze, ad ogni possibile iniziativa atta a garantire le scorte sufficienti per una massiva campagna di vaccinazione antinfluenzale , tesa a tutelare la salute delle persone più fragili e più esposte e per evitare che la sovrapposizione virale possa costituire un ulteriore fattore di rischio nella circolazione del SARS –COV-2, amplificando lo sviluppo delle catene di contagio epidemico.