Le precisazioni dell’assessore regionale dopo alcune dichiarazioni di esponenti politici, sulla situazione delle strutture donate alla Basilicata dal Qatar per l’emergenza sanitaria: “Sull’argomento si fa disinformazione”
“Dalle notizie di stampa degli ultimi giorni e dalle esternazioni di alcuni esponenti politici sulle strutture donate alla Basilicata dal Qatar per l’emergenza sanitaria emerge la notevole disinformazione che caratterizza chi vuol giudicare l’operato altrui, aggravata dalla scarsa conoscenza di ruoli e di competenze in materia”. Ad affermarlo, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Donatella Merra, che aggiunge: “L’attività svolta dall’Ufficio Protezione Civile, in sinergia con numerosi altri enti ed organismi (quali Esercito Italiano, dello Stato del Qatar, Azienda ospedaliera San Carlo di Potenza, Asm, Enel e Aql, Comuni di Potenza e di Matera ed organizzazioni di volontariato di Protezione Civile) ha consentito l’individuazione delle aree di sedime delle tensostrutture, l’esecuzione delle opere di urbanizzazione ed il montaggio completo. La tempestività e l’efficacia dell’operato della Protezione Civile – prosegue l’esponente dell’esecutivo – sono state peraltro riconosciute da tutti, nonostante le evidenti difficoltà che una struttura come quella donata dal Qatar possa comportare in termini di immediata cantierizzazione. È da rilevare, peraltro – dice ancora l’assessore – che talvolta, al fine di accelerare l’attuazione di alcune opere, l’Ufficio Protezione Civile ha fatto più di quanto dovuto: è il caso, ad esempio, delle urbanizzazioni dell’area del San Carlo, per le quali, anche con la disponibilità di Acquedotto Lucano ha svolto di fatto una funzione vicariante per la realizzazione di alcune opere che avrebbe dovuto eseguire l’azienda ospedaliera. Il completamento e la messa in funzione delle tensostrutture – mette in chiaro Merra – allo stato attuale non sono ancora avvenuti non già per la mancata esecuzione di attività di logistica che competono alla Protezione Civile, ma per temi legati alla programmazione finanziaria, anche perché lo stesso Qatar, nonostante la continua insistenza degli uffici regionali, non ha ancora predisposto gli atti per l’acquisizione, così come era stato definito, delle componenti per attrezzare le strutture. L’assessorato e la Protezione civile – ha ribadito – hanno fatto tutto quello che era necessario”. La rappresentante della giunta precisa inoltre di essersi preoccupata “ben oltre le sue competenze, di organizzare numerosi incontri operativi per fare puntualmente sintesi sul da farsi, non ultimo quello che si è tenuto in Assessorato il 3 agosto scorso, con la partecipazione degli Uffici della Programmazione Finanziaria: proprio in quella sede, in merito alla disponibilità delle risorse finanziarie necessarie per gli acquisti di attrezzature e componenti, si era proposto l’utilizzo delle risorse stanziate per il Potenziamento dei servizi sanitari destinati all’emergenza sanitaria Covid-19, a valere sul Por-Fesr Basilicata 2014-2020. Si auspica, quindi – conclude l’assessore Merra – che quanto stabilito possa essere attuato con la stessa tempestività che ha caratterizzato le fasi di competenza della Protezione Civile”.
La replica di Polese a Merra: “Non sono state rispettate le regole e gli impegni sono stati disattesi”
“Leggo con stupore – dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese di Italia Viva – la nota dell’assessore regionale Merra che intervenuta evidentemente con l’intenzione di difendersi ‘dalle notizie di stampa’ e ‘dalle esternazioni di alcuni esponenti politici’ va completamente fuori traccia agitando lo spauracchio della ‘disinformazione’. Il punto da me denunciato alcuni giorni fa non è se la Protezione civile (o l’assessorato alle Infrastrutture) hanno ben operato nella realizzazione dello spazio pubblico per il montaggio dei tendoni donati dal Qatar e poi per l’installazione stessa. Tanto è vero che quando mi è stato consentito di ispezionare la struttura e di essere informato sui dettagli non ho indugiato io stesso a complimentarmi pubblicamente (il 4 giugno scorso) con la Protezione civile a cui continuo a esprimere apprezzamento per il gran lavoro svolto a 360 gradi per la gestione dell’emergenza da Covid 19”. E ancora spiega Polese: “Le mancanze piuttosto, come è noto anche all’assessore Merra, sono altre. Innanzitutto c’è il mancato rispetto delle regole: mi è stato impedito di svolgere il mio ruolo di consigliere regionale nello svolgimento dell’attività ispettiva così come invece previsto dal Comma 1 dell’articolo 37 dello Statuto regionale. Come possibile dimostrare dall’invio di mail infatti, pur avendo avvertito il Dipartimento alle Infrastrutture e l’assessore stessa della volontà legittima e normata dalle regole di ispezionare l’area dove sono state montati tendoni in date precise non ho ricevuto alcun tipo di supporto e di informazioni. Tanto che alla seconda richiesta, dopo che alla prima mi è stato accordato solo un rinvio, non ho ricevuto alcuna risposta ufficiale. Di questo ho già informato ieri l’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale che si occuperà del mancato rispetto delle regole”. “Altro disappunto da me mosso, e non rivolto direttamente all’assessore Merra, è quello di uno spreco di denaro pubblico per la realizzazione di un’opera, l’ospedale da campo, di cui oltre ai tendoni non c’è traccia. Eppure c’erano stati impegni ufficiali a completare il tutto nel mese di ottobre. Impegni che sono stati completamente disattesi. Il resto sono ‘chiacchiere’ inutili. Io sto ai fatti, i retropensieri li lascio ad altri. Alla Merra consiglio soltanto di uscire dalle stanze dell’assessorato e farsi un giro tra i cittadini per testare il polso e farsi illuminare sul reale sentimento che i potentini nutrono nei confronti di quei tendoni che le intemperie hanno già danneggiato”, conclude il vicepresidente del Consiglio regionale.