Antonio Mattia, già candidato presidente M5S alle elezioni regionali Basilicata 2019: “Con Bennardi sindaco di Matera si potrebbe aprire una nuova stagione per la città dei Sassi, per la Basilicata e per il Sud Italia”. Di seguito la nota integrale.
La vittoria a Matera di Domenico Bennardi è un risultato straordinario e importante non solo per il futuro della Città dei Sassi, ma per tutto il Sud e la Basilicata.
Un risultato straordinario frutto delle grandi doti di Domenico Bennardi e di un lavoro di squadra che ha coinvolto, a più livelli e in vari contesti, tutto il M5s materano, lucano e nazionale.
Ora, con un’Amministrazione comunale materana nuova, competente, inclusiva e partecipata, occorre subito affrontare le numerose questioni della città e, secondo me, operare per mettere al centro dell’attenzione nazionale un piano strategico di sviluppo che partendo da Matera coinvolga tutta Basilicata e le aree delle regioni limitrofe. Pertanto, agganciandomi a quello che ha detto Di Maio a Matera nel comizio del 29 settembre, ritengo che ora sia il momento di rilanciare il progetto per una “Basilicata al centro del Sud e del Mediterraneo” che fu il fulcro del programma del M5s per le elezioni regionali del 2019, nelle quali ero candidato presidente, e che presentai, proprio nella Città dei Sassi, durante un incontro col premier Giuseppe Conte.
Con il laboratorio politico che è stato avviato con Bennardi nella Città dei Sassi e grazie alle nuove prospettive politiche che ha aperto a livello regionale e nazionale, adesso ci sono le condizioni per chiedere che il piano strategico di sviluppo, presentato nel programma M5s delle regionali 2019, venga inserito tra le pianificazioni dei finanziamenti previsti dal Recovery Fund e fortificato nell’ambito delle attività operative offerte dalle Zes, Zone economiche speciali, che si apprestano a decollare in Basilicata e Puglia (Matera è situata geograficamente al vertice di un triangolo che si forma tra Taranto e Bari, tra la Zes Jonica e quella Adriatica).
Mai come ora, Matera, la Basilicata e il Sud debbono dire basta a interventi tampone o a macchia di leopardo e pretendere che si vada verso un grande piano organico di azioni concertate che preveda investimenti ampi e profondi in infrastrutture fisiche e tecnologiche, in collegamenti ferroviari e viari e in reti digitali di nuova generazione. Tutte iniziative già in parte pensate e avviate dai governi Conte 1 e 2 ma che meritano una visione e una progettualità più ampie, strategiche e ambiziose, oltre a una forte accelerazione nei tempi di realizzazione.
Una visione che, così come spiegavamo nel programma M5s per le regionali del 2019, parta dall’area Jonica e si intrecci con Matera, la Val Basento, il rilancio del Porto di Taranto, la realizzazione dell’aeroporto di Pisticci e le direttrici di collegamento tirreniche e adriatiche. Il tutto per andare verso le grandi interconnessioni economiche, commerciali, turistiche e di interscambio della Basilicata e del Sud Italia, con il Mediterraneo, i Paesi orientali e il Nord Europa. Quindi, visto il momento storico che stiamo vivendo, ora occorre un grande impegno del M5s e del governo nazionale per osare e predisporre un “Piano per il Sud” più completo e articolato di quello già ipotizzato.
Per tutte queste ragioni, l’elezione di Domenico Bennardi a sindaco di Matera potrebbe essere l’innesco di un nuovo percorso virtuoso che, se portato avanti anche ad altri livelli, potrebbe inaugurare un laboratorio di idee, progettualità e azioni capaci di mettere in campo il meglio della società civile, politica, produttiva e culturale della città, della regione e del Sud.
Si tratterebbe di una nuova fase per aggregare il M5s che si evolve e le forze che vorranno intraprendere un cammino di progresso e di sviluppo veramente innovativo, coinvolgente, democratico, solidale e green. Possibilità questa che è stata confermata dagli scambi positivi che ho avuto in questi mesi di dialogo e di confronto con le forze civiche e politiche, riformiste e ambientaliste, che hanno portato alla composizione della coalizione materana e al conseguente successo di Domenico Bennardi. Un risultato che ha dimostrato come il M5s di Matera, da solo, o con una sola lista civica di supporto, non avrebbe avuto i numeri per arrivare al ballottaggio e che il risultato è stato raggiunto grazie alla tenacia, alla pazienza e alla lungimiranza della mediazione di tutti i soggetti in campo.
Naturalmente, io per primo sono consapevole che non è semplice gestire questo processo di cambiamento e di vera apertura del M5s. Per farlo occorre presenza costante sul territorio e profonda conoscenza dei suoi protagonisti, oltre ad una capacità di ascolto e di confronto che porti all’individuazione di alleati leali e sinceri che vogliono una vera discontinuità con chi ha amministrato finora. Tant’è che spesso le situazioni da gestire sono intricate e si sviluppano sul filo del rasoio. Il tutto poi, è complicato ancora di più da qualche avversione di troppo all’interno dello stesso Movimento lucano nel quale, tante volte, emerge immaturità politica e litigiosità pregiudiziale e personale.
Tuttavia, ora è il momento di fare un salto in avanti e pensare al bene della comunità materana che ha dato fiducia a Domenico Bennardi. Inoltre, occorre subito impegnarsi affinché questo laboratorio civico e politico si sviluppi anche a livello regionale per poter archiviare, il prima possibile, la parentesi di grave decadenza che stanno riservando alla Basilicata la giunta Bardi e il centrodestra a trazione leghista-nordista, pieno di trasformisti e opportunisti che non sono affatto interessati al bene comune e alla nostra regione. Anzi, visto che nella dichiarazione fatta a caldo dal presidente Bardi per augurare buon lavoro al neo-sindaco Bennardi, è stato detto esplicitamente che “le porte della Regione Basilicata sono sempre aperte a prescindere dal colore politico, perché è obiettivo di tutti il benessere delle nostre comunità”, chiedo a Bardi che, se ne ha la forza, si attivi immediatamente per dettare i tempi per la realizzazione di un piano strategico di sviluppo e di opere per Matera e la Basilicata. Se, come credo, Bardi non sa da dove iniziare perchè brancola ancora nel buio e nulla è pianificato, gli consiglio di utilizzare i contenuti del programma elettorale regionale del Movimento 5 stelle, oppure di tirar fuori, se esiste, il suo programma fantasma e faccia una proposta alternativa credibile.