Il 69% delle micro e piccole imprese lamenta grandi difficoltà per accedere ai servizi pubblici dopo il lockdown. A riferire il risultato di un sondaggio condotto da Confartigianato su oltre 3mila imprenditori associati e dedicato agli effetti dello smart working nella Pubblica amministrazione è Rosa Gentile, presidente Confartigianato Matera. “Le criticità denunciate dalle piccole imprese nella nostra rilevazione – sottolinea il presidente nazionale Merletti – dimostrano che la Pa deve ristrutturarsi e riorganizzarsi per consentire ai dipendenti pubblici di svolgere i propri compiti in modo efficiente, pur operando in smart working. Non è tollerabile che, oltre alle difficoltà della crisi, gli imprenditori debbano subire anche questi problemi di accesso ai servizi pubblici”. Gentile aggiunge che solo il 51,1% dei Comuni lucani sono in grado di offrire almeno un servizio attraverso il digitale. Così lo smart working della Pa finisce per diventare lavoro da casa, comodo per chi lo fa ma con effetti negativi per imprenditori e cittadini utenti. C’è tanto da migliorare sul fronte della digitalizzazione. Durante i mesi più drammatici dell’emergenza Covid, la gestione dei flussi di big data da parte della Pa avrebbe consentito di rendere più efficaci e rapidi gli interventi nei confronti delle imprese. Ma così non è stato. Lo testimonia quanto avvenuto nell’erogazione dei contributi alle imprese: la Pa pur possedendo i dati degli imprenditori obbligati dal 2019 alla fatturazione elettronica, non li ha utilizzati.
Ott 09