Vertenza amianto ex Firema, Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil: “Governo respinge richieste lavoratori”. Di seguito la nota integrale
Le lavoratrici e i lavoratori ex Firema trasporti, oggi TFA, hanno atteso per lunghi mesi che gli impegni assunti a tutti i tavoli da parte dei rappresentanti politici interpellati, a partire dal ministero del Lavoro, si concretizzassero al fine di vedere riconosciuto il diritto maturato alla pensione derivante dalla loro esposizione all’amianto. Inspiegabilmente, l’emendamento presentato dai senatori Bini, Biti, Ferrari, Giacobbe e Collina che avrebbe consentito alle 260 persone che avevano maturato il diritto certificato da INPS ed INAIL nel 2020 di poter accedere alla pensione è stato, da quanto ci risulta, respinto dalla V commissione e rimandato alla legge di bilancio 2021.
Per questo motivo, giovedì 15 ottobre le lavoratrici e i lavoratori saranno di nuovo in presidio in piazza prefettura a Potenza per uscire dalla incredibile invisibilità di questa vertenza, che sta assumendo i toni del grottesco.
Le lavoratrici e i lavoratori coinvolti in Basilicata si trovano in alcuni casi assolutamente senza reddito in quanto hanno terminato ogni possibilità di accesso agli ammortizzatori sociali, non possono ottenere nemmeno quelli derivanti dall’emergenza sanitaria. Sono invisibili e inascoltati. I loro colleghi sono ancora al lavoro ma subiscono duramente gli ammortizzatori sociali.
Non è più possibile che una legge dello stato, la 208 del 2015, continui a contenere vulnus che la rendano di fatto inesigibile ai lavoratori nella mancanza totale della politica che, malgrado gli innumerevoli solleciti, ha derubricato la vertenza protraendola nel tempo come se si trattasse di questioni ordinarie.
Non si può giocare con la vita delle persone. Quanto rivendicano le lavoratrici e i lavoratori non è un privilegio, ma il riconoscimento di una condizione che può incidere sulla loro aspettativa di vita. Bisogna accelerare e non procrastinare: i conti sono stati presentati, da quanto ci viene comunicato le coperture esistono. Allora, se non ora quando. Ognuno deve assumere fino in fondo le responsabilità che gli competono per dare risposte alle lavoratrici e ai lavoratori.