Vaccino antinfluenzale, Marziolino Muscatiello (Associazione Azione Disabili di Matera): “Si parte il 20 ottobre ma c’è preoccupazione per la mancanza di dosi”. DI seguito la nota integrale.
A poco più di dieci giorni dalla data che darà ufficialmente il via alle vaccinazioni antinfluenzali, molti i nodi ancora da sciogliere. Mancano indicazioni circa modalità di consegna, quantità e reperibilità delle dosi, ma anche precisazioni su ruoli e tempistiche. «Siamo in attesa degli ultimi sviluppi derivanti dalle incertezze in Basilicata ma la perdurante incertezza e l’assenza di chiarimenti si ripercuote sui numerosi cittadini che si rivolgono a noi per avere informazioni e rassicurazioni. Tra questi, anziani e appartenenti alle fasce protette ma anche aziende che chiedono di vaccinare i propri dipendenti. Persone che, stando a quanto diffuso negli ultimi mesi, hanno accolto con estremo favore l’ipotesi di potersi rivolgere ai farmacisti per il vaccino, col non risibile vantaggio, tra l’altro, di desaturare gli ambulatori medici già tanto esposti al rischio assembramenti. Da parte nostra, del resto, non sono mancate disponibilità e volontà d’essere, una volta in più, punti di riferimento e di servizio al cittadino. Desiderio che, tuttavia, si scontra ora con attese snervanti, e la frustrante consapevolezza che potremo contare solo su parte del fabbisogno stimato di dosi».L’importanza del ciclo vaccinale di quest’inverno 2020: l’influenza mostra infatti sintomi simili all’infezione da Covid-19, e una diffusa profilassi potrà aiutare i medici, nel periodo del picco, a operare diagnosi differenziate così evitando d’intasare le strutture sanitarie di falsi casi sospetti. L’abbassamento dell’età degli aventi diritto alla gratuità falsi casi sospetti. L’abbassamento dell’età degli aventi diritto alla gratuità vaccinale (portata ai 60anni) e le raccomandazioni alla vaccinazione volontaria delle fasce attive di popolazione, si scontra tuttavia con la preoccupante carenza di dosi fra rientri al lavoro e apertura delle scuole, ci affacciamo ad un mese estremamente complicato per la diffusione dei contagi si prevede che le richieste di vaccino saranno più del doppio dell’anno scorso.
Ci appelliamo pertanto al senso di responsabilità dei nostri rappresentanti Regione Basilicata, perché in questa occasione non potrà essere sufficiente la professionalità degli operatori sanitari e la pazienza dei cittadini lucani.