I sindacati territoriali e regionali di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uil Pensionati hanno promosso questa mattina una manifestazione di protesta davanti alla sede dell’Azienda Sanitaria Matera in via Montescaglioso per sollecitare interventi da parte delle autorità competenti al fine di tutelare la salute di anziani, disabili, bambini da 6 mesi a 6 anni, disabili e in generale di persone più deboli e più fragili.
Al sit-in di protesta hanno partecipato i segretari Angelo Vaccaro (Spi Cgil), Enzo Zuardi (Fnp Cisl), Carmine Vaccaro (Uil Pensionati) che hanno denunciato i ritardi della sanità regionale nell’affrontare i problemi dei cittadini e di un territorio con una forte presenza di anziani e di fasce sociali svantaggiate. All’iniziativa ha aderito anche l’Associazione Italiana Esposti Amianto Val Basento-AIEA VBA.
“La protesta parte da Matera, dove è stato interrotto dal maggio scorso un confronto sulla riattivazione di servizi e prestazioni, con proposte operative e sull’impiego di risorse per risolverli, come è stato già fatto anche con la Regione Basilicata. Oggi la situazione è peggiorata anche per l’emergena Coronavirus e ha bisogno di soluzioni urgenti e non più rinviabili: “Protestiamo – hanno spiegato i sindacati – per denunciare i guasti della sanità territoriale e regionale e i gravi ritardi della Giunta Regionale e della Direzione dell’ ASM nella riorganizzazione dei servizi, per rivendicare l’abbattimento dei tempi e delle liste di attesa, il potenziamento dall’assistenza socio-sanitaria territoriale e domiciliare a favore dei pazienti cronici, degli anziani non autosufficienti dei disabili e in generale delle persone più deboli e più fragili, per il ripristino della sorveglianza sanitaria per i lavoratori ex esposti all’amianto, per la garanzia del vaccino antinfluenzale gratuito agli ultrasessantenni ai bambini da 6 mesi a 6 anni, a tutte le persone a rischio di complicanze e ai lavoratori dei servizi pubblici e privati di primario interesse collettivo e per la realizzazione di misure e interventi adeguati di prevenzione e contrasto della pandemia in atto, con incremento delle unità di terapia intensiva e delle aree di assistenza ad alta intensità di cura.
Cgil, Cisl e Uil, hanno sollecitato l’indicazione di un cronoprogramma per lo smaltimento delle liste di attesa rivedendo il modello organizzativo e procedendo ad assunzioni. Hanno chiesto che venga definito il piano influenzale 2020-2021, che ricomprenda anche le vaccinazioni anti pneumococcica ed herpes zoster, anche in funzione di prevenzione per l’epidemia da covid 19 in atto. E il ripristino e la garanzia della continuità del progetto di sorveglianza sanitaria – attualmente sospeso – del lavoratori ex esposti amianto.
Di seguito il documento integrale con le motivazioni della protesta che si svolta davanti all’Asm questa mattina.
Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil di Matera e Basilicata denunciano con forza la totale inadeguatezza della Giunta Regionale nel definire e mettere in atto – a distanza di più di cinque mesi dalla conclusione del cosiddetto lockdown sanitario – una strategia precisa di indirizzo e sostegno alla ripresa, in sicurezza, delle attività di specialistica ambulatoriale, dei ricoveri ospedalieri e delle attività socio sanitarie.
Si aggiungano l’inerzia e la mancanza di iniziativa che hanno caratterizzato l’operato delle Direzioni strategiche delle Aziende Sanitarie, per la mancata adozione di piani di riorganizzazione di strutture e servizi,non sempre giustificate dall’ assenza di chiare linee guida regionali.
Ciò ha concorso a determinare – sommandosi agli effetti del blocco del periodo precedente -, nella nostra Regione, una condizione di fatto di denegata tutela della salute, nonostante l’impegno e l’abnegazione dei tanti operatori e professionisti sanitari, con conseguenze pesanti sui pazienti cronici, oncologici, pluripatologici e più in generale sulle fasce di popolazione più anziana e socialmente più debole.
Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil rilevano, in particolare, i gravi ritardi che ancora persistono nell’adozione dei seguenti atti di governo regionale:
– il Piano per il potenziamento dell’assistenza socio sanitaria territoriale e domiciliare, per la sorveglianza attiva presso le strutture residenziali per anziani, l’assistenza domiciliare non solo a pazienti affetti da COVID 19 e in isolamento ma anche a disabili, con dipendenze patologiche, e in generale con fragilità; per il reclutamento delle infermiere di famiglia e il potenziamento delle USCA (Unità Speciali di Continuità Assistenziale);
– il Piano di riordino della rete ospedaliera COVID 19, per l’incremento delle unità di terapia intensiva e delle aree di assistenza ad alta intensità di cura, la ristrutturazione dei pronto soccorso con aree dedicate e la separazione dei percorsi, l’acquisto dei mezzi di trasporto dedicati e l’assunzione di personale medico ed infermieristico;
– il Piano operativo regionale per l’abbattimento delle liste d’attesa.
In ultimo, ma non per importanza, Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil stigmatizzano il comportamento della Direzione Generale dell’Azienda Sanitaria di Matera per aver interrotto, nonostante le reiterate richieste e solleciti, il percorso di confronto avviato a fine maggio scorso, con al centro i temi della riattivazione e riorganizzazione dell’offerta di servizi e prestazioni, alla luce dei dispositivi di sicurezza anti COVID 19, rivendicandone la ripresa e l’allargamento anche ai sindacati confederali e di categoria dei lavoratori della sanità sui seguenti punti prioritari:
– la definizione di un programma straordinario di smaltimento delle liste d’attesa per prestazioni ambulatoriali specialistiche e ricoveri programmati che si sono accumulate da marzo ad agosto, con l’indicazione del crono-programma relativo ai tempi di realizzazione, il modello organizzativo e le risorse necessarie, e al contempo la riapertura di tutte le agende di prenotazione da riportare progressivamente nei tempi massimi di attesa, per classi di priorità, previsti dal Piano aziendale adottato lo scorso anno;
– la definizione del Piano di vaccinazione antinfluenzale 2020/21 – che ricomprenda anche le vaccinazioni antipneumococcica ed herpes zoster – anche in funzione di prevenzione e contrasto dell’epidemia in atto, per evitare i rischi di sovrapposizione virale, con il pieno coinvolgimento della rete dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, accompagnato da un piano di comunicazione, informazione e promozione ed un correlato progetto di potenziamento dell’organico del Dipartimento di prevenzione aziendale;
– il ripristino e la garanzia della continuità del Progetto di Sorveglianza Sanitaria dei lavoratori ex esposti ad amianto, in ragione della grande efficacia conseguita sul terreno della prevenzione, con una platea di 2.500 lavoratori, regolarmente sorvegliati con una cadenza almeno biennale, 70 tumori polmonari diagnosticati in fase precoce e 300 malattie professionali asbesto correlate denunciate all’INAIL.
La fotogallery della manifestazione di protesta (foto www.SassiLive.it)