Salgono a 9 i casi di contagio da Coronavirus a Tricarico. Ai due già registrati nei giorni scorsi nella giornata di giovedì 15 ottobre sono stati registrati altri 7 casi, di cui 3 nello stesso nucleo familiare e altri 4 casi singoli, uno per famiglia. Tra i sette contagiati c’è anche un sacerdote.
Michele Capolupo
In proposito “Cristianamente riprendiamo a dialogare” in una nota dichiara la piena disponibilità, in spirito di servizio, a collaborare nella gestione della situazione critica venutasi a creare a seguito della diffusione del contagio nella comunità di Tricarico. Di seguito la nota integrale.
Esprimiamo la nostra condivisione e piena disponibilità, in spirito di servizio, a collaborare nella gestione della situazione critica venutasi a creare a seguito della diffusione del contagio nella nostra comunità. Intendiamo anche sottolineare come, ora più che mai, sia indispensabile mantenere fermezza, lucidità, attenzione, comprensione e, soprattutto, rispetto. Questi mesi abbiamo ascoltato più e più volte dagli esperti che il rischio zero, in questa pandemia da Covid-19, non esiste: bisogna continuare ad usare tutte le misure precauzionali, pur sapendo che l’imponderabile è sempre dietro l’angolo. Certo ora siamo giustamente preoccupati in quanto il contagio ha colpito punti nevralgici del nostro paese, luoghi che potrebbero degenerare in focolai: combatteremo uniti affinché ciò non avvenga. L’immediata ricostruzione del tracciamento dei contatti e l’intervento altrettanto immediato delle autorità preposte per sottoporre a tampone le persone coinvolte, rappresenta un valido argine per circoscrivere la diffusione del contagio. Un gigantesco grazie va tributato a don Giuseppe Molfese, per la dedizione con cui in maniera ininterrotta dal mese di marzo, ormai, svolge un lavoro immenso per i tricaricesi, a livello logistico oltre che pastorale. È il momento di collaborare e non di polemizzare: tutti abbiamo attuato e rispettato i protocolli e le prescrizioni, tutti siamo responsabili e attenti alla salute propria ed altrui. L’esperienza maturata in questi mesi e la velocità degli interventi ci lasciano ben sperare. Un particolare pensiero per gli studenti del liceo, tornati gioiosi fra i banchi dopo mesi di lontananza, rinunce, cambiamenti di stile di vita, ed ora chiamati a dimostrare più di prima di essere responsabili e maturi, nonostante la spensieratezza che ne contraddistingue l’età. Un augurio di pronta guarigione, e di tornare ad essere quanto prima le persone positive di sempre ma negative al covid.