Scuole chiuse per Coronavirus? Giordano (Ugl): “Il diritto allo studio dovrà essere garantito in sicurezza”. Di seguito la nota integrale.
“Il diritto allo studio dovrà essere garantito in sicurezza e l’unico attuale strumento è costituito proprio dalla didattica a distanza tanto conclamata. Se il Presidente della Regione Campania ha ordinato la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, è comunque una decisione che pur nascondendo molte lacune porta in drammatico risalto l’assoluta improvvisazione in cui è lasciato il nostro sistema scolastico”.
E’ quanto sostiene il Segretario Provinciale dell’Ugl Matera Pino Giordano riferendo che, “colpa è stata di un Governo incapace, stiamo parlando di una realtà istituzionale che ha completamente dormito nel corso dell’estate, i nostri Politici si preoccupavano dei sondaggi, di scrivere sui social, di organizzare le elezioni regionali, ma certamente non si sono preoccupati di prevedere l’arrivo della seconda ondata quando in tutto il mondo, dall’Oms ad esperti e scienziati dicevano che sarebbe arrivata. Adesso su un possibile lockdown fa comodo richiamare tutti al senso di responsabilità degli italiani ma non si fa così: dipende dal premier Conte e dai suoi uomini di Governo. Loro dovevano mettere in piedi prima le misure necessarie ad evitare nuovi lockdown. Hanno preso decisioni, sbagliando, senza mettere in piedi una strategia in grado di prevenire situazioni come questa dove ora il quadro diventa allarmante con il bollettino di oggi che registra a livello nazionale: 10.010 contagiati; 55 morti; 1908 guariti; 52 terapie intensive; + 382 ricoveri; 150.377 tamponi. Per una regione Basilicata, piccola, bisogna tener conto del record di contagi avuto in un giorno: sono 74 i nuovi casi di coronavirus segnalati dalla task force regionale su un totale di 1.116 tamponi analizzati. La decisione del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, di chiudere le scuole per 15 giorni fino al prossimo 30 ottobre, per cercare di fermare la diffusione del contagio da Coronavirus, è una ferma soluzione del come, in questo momento, anche la scuola è abbandonata a se stessa. Nel territorio materano come del resto d’Italia, docenti, dirigenti scolastici, personale ATA e famiglie devono, in un modo o nell’altro, arrangiarsi per portare avanti il processo educativo che rappresenta uno dei pilastri fondamentali su cui dovrebbe basarsi lo Stato. Le preoccupazioni e le tensioni sociali stanno emergendo in ogni dove, allorché si riscontrano casi di contagio per docenti e studenti, posti in quarantena domiciliare, così come riscontrato in ogni provincia e Regione italiana. Bene ha fatto Michele Ventrelli, dirigente dell’istituto comprensivo Pascoli di via Lazazzera a Matera, il quale oggi 16 ottobre 2020 ha sospeso, se pur per motivi precauzionali, le lezioni per due classi della scuola primaria a seguito di un caso positivo al Coronavirus registrato in una famiglia di due degli alunni che frequentano la scuola materana, in due classi diverse. In questo momento critico, l’Ugl Matera – prosegue Giordano – è sostenitore della didattica a distanza, oppure si differenzino gli orari della scuola. Nel nostro territorio necessita diminuire la pressione su coloro che devono essere portati a scuola o tornare a casa dove, come Ugl, sottolineiamo che il tema della scuola inevitabilmente sia strettamente collegato a quello dei trasporti pubblici: chiediamo più mezzi ma la Regione Basilicata non ascolta. Una lacuna che è chiaro sintomo di confusione e mancanza di una realistica prospettiva politica. Un disastro che rischia di portare la scuola verso un baratro dal quale diventa difficile risalire. L’Ugl Matera – conclude Giordano – plaude e condivide l’iniziativa del Segretario Nazionale Ugl Scuola, Ornella Cuzzupi, la quale chiede, ancora una volta, al Ministro un piano che abbia come obiettivo la garanzia dell’istruzione e l’omogeneità di comportamenti, di mezzi e piattaforme uguali per ogni regione, provincia, città che si dovesse trovare ad affrontare simili, drammatiche, emergenze”.