Coronavirus, Martino (Confesercenti Matera): “Evitare di navigare a vista se si vogliono fermare i contagi” Di seguito la nota integrale.
Ci risiamo! Il Governo emana un nuovo provvedimento a pochi giorni da uno precedente con il risultato di aver creato per tutti una gran confusione; è quanto afferma angela Martino Presidente della Confesercenti di Matera. Infatti i titolari di attività commerciali oggi sono in balia delle onde proprio perchè non comprendono la “ratio” di un simile provvedimento che, oltre a penalizzare ancora alcune categorie che di fatto sono allo stremo economico, non sembra possa contenere il contagio da Covid.
Ci affanniamo ad interpretare le varie normative vigenti nella speranza di permettere a qualche attività di portare a termine questa o quella prenotazione o di lavorare in regola con le nuove direttive, ben sapendo che il Covid non conosce regole, non conosce orari, non conosce strade o quartieri in cui è limitata la presenza di gente. I consumatori dal canto loro sono allarmati e preferiscono di fatto non uscire o limitare le uscite al minimo.
Quello che manca, a nostro giudizio, è un piano che il Governo avrebbe dovuto preparare questa primavera in funzione di una ipotetica seconda ondata autunnale di cui tutti parlavano e a cui nessuno ha osato porre contrasto almeno attraverso la predisposizione di un programma da attuare qualora i contagi fossero nuovamente risaliti: si parla di non penalizzare scuola e lavoro ma non si capisce perchè alcune attività commerciali (in cui si da lavoro) debbano tornare ad essere di fatto penalizzate. Senza girarci intorno, la soluzione, per dirla alla tedesca, è quella che se si intende chiudere alcune attività, bisogna loro riconoscere il giusto ristoro contestualmente al periodo di chiusura; il calcolo è semplice: rifarsi agli incassi dello stesso periodo dell’anno precedente.
Ancora, non si interviene sui trasporti e sui controlli, nel primo caso perchè evidentemente non ci sono finanze sufficienti a raddoppiare o triplicare le corse e nel secondo caso perchè non si possono militarizzare le strade delle nostre città, mettendo molto spesso in difficoltà uomini e donne delle forze di polizia che sono costretti a cimentarsi con regole non sempre chiare. Vengono annunciati interventi economici anche attraverso provvedimenti di legge che non sono immediati: la cassa integrazione, intervento a sostegno della ristorazione, delle attività ubicate nei centri storici, solo per citare qualche esempio che finiscono sempre col creare aspettative che non fanno bene alle imprese che oramai sono quasi ferme dallo scorso inverno.
Non possiamo più aspettare – conclude la Presidente Martino; è giusto che si passi dagli enunciati ai fatti concreti per evitare che l’Italia scivoli nel baratro da cui non sarà più possibile venirne fuori; evitiamo di navigare a vista se effettivamente vogliamo fermare i contagi.