“In questi giorni di recrudescenza della pandemia, le notizie sul vaccino ci rassicurano ma bisogna tener presente che anche nella ricerca dell’antidoto al covid possono nascondersi delle insidie. Ecco perché, insieme ad altri colleghi del Parlamento europeo e a personalità del mondo scientifico, ho sottoscritto una petizione indirizzata alle autorità europee, per evitare che l’urgenza del momento possa compromettere la sicurezza del vaccino che solo un’accurata indagine sugli effetti collaterali può garantire, e per far si che ci sia una regolamentazione nella sperimentazione e nella diffusione che avverrà in futuro. Una richiesta che abbiamo direttamente rivolto alla presidenza tedesca Ue, al Commissario per la Salute Stella Kyriakides, ai Ministri della Salute degli Stati membri e a Guido Rasi, Direttore esecutivo dell’Agenzia europea per i medicinali” così in una nota Piernicola Pedicini, europarlamentare M5S.
“La posta in gioco è alta – prosegue l’eurodeputato – e ora che siamo quasi al traguardo, dobbiamo assicurarci che una volta messo in commercio, il farmaco venga diffuso in maniera pienamente democratica. E altresì necessario rendere trasparenti i contratti degli accordi firmati dall’Ue per finanziare la sperimentazione e la piena diffusione dei dati su tutto il processo di ricerca e sperimentazione. Non ci siamo soffermati a una richiesta generica – conclude Pedicini – la nostra petizione chiede dettagli di un processo su cui è necessario che tutti i cittadini europei siano adeguatamente informati”.
Nella petizione articolata in 7 punti si chiede:
1 La pubblicazione dei contratti e degli accordi firmati tra l’UE e i suoi stati membri con aziende farmaceutiche per lo sviluppo, la produzione, l’acquisto e la distribuzione di vaccini per COVID-19.
2. La piena trasparenza dei risultati delle sperimentazioni cliniche e dei protocolli per essere valutata in tempo reale da esperti scientifici indipendenti.
3. L’applicazione da parte delle agenzie farmaceutiche europee e nazionali dei più elevati standard normativi per la valutazione dell’efficacia e della sicurezza dei nuovi vaccini proposti per COVID-19.
4. L’impegno politico e finanziario della Commissione europea e degli Stati membri dell’UE per l’iniziativa COVAX oltre al contributo già annunciato, e per una strategia globale per un accesso globale equo e conveniente.
5. L’inclusione di clausole per licenze aperte e comproprietà pubblica dei diritti di proprietà intellettuale, in tutti i contratti per l’assegnazione di sostegno finanziario pubblico ad aziende e altri enti per la ricerca e lo sviluppo di vaccini COVID-19.
6. L’annullamento di tutti gli accordi pubblico-privati relativi all’esenzione dalla responsabilità civile o all’indennizzo finanziario concesso alle aziende che sviluppano e producono vaccini COVID-19.
7. Trasparenza su come sono stati utilizzati i pagamenti anticipati finora e sull’eventuale presenza di disposizioni per la restituzione dei fondi pubblici in caso di mancato utilizzo.