Le scriventi organizzazioni sindacali FIT-CISL, UILPA, UGL, SADA-FAST, SNALA della Struttura Territoriale Anas di Basilicata si dissociano, sia per i modi che per i contenuti, dagli articoli su Anas Basilicata, pubblicati dagli organi di stampa l’8 e 9 ottobre scorso ,in quanto del tutto fuorvianti sull’attività svolta dalle scriventi organizzazioni sindacali nel contesto delle relazioni industriali con la dirigenza della Struttura Territoriale Anas di Basilicata.
Correttezza e rispetto reciproco dei “ruoli” sono sempre stati alla base del confronto sui tavoli di contrattazione a livello territoriale e grazie a questa sinergia nell’ultimo anno, dopo aver ottenuto il rinnovo contrattuale di categoria, sono state messe le basi di un confronto serrato sul piano complessivo di fabbisogni sia per implementare il nuovo modello organizzativo (MOT) varato nel febbraio scorso, che per gestire gli ingenti investimenti in opere infrastrutturali e interventi di manutenzione straordinaria sulla viabilità esistente.
Nonostante le limitazioni imposte dall’emergenza coronavirus,ad oggi, e dopo oltre un decennio di blocco delle assunzioni, sono arrivate le prime risposte: 15 nuove assunzioni (14 ispettori di cantiere e 1 ingegnere) e autorizzati n.9 trasferimenti da altre Strutture Territoriali (fra tecnici, capi cantonieri e operatori specializzati). Se raffrontate con il personale in organico preesistente(165 unità) ci si rende conto del grosso risultato ottenuto dal sindacato in termini occupazionali per la Basilicata.
Ancora, sul fronte della valorizzazione di tutte le risorse interne, le OO.SS.e la Società hanno, nell’anno in corso, condiviso l’obbiettivo di dare trasparenza ai percorsi di crescita continua di tutto il personale amministrativo, ivi compreso quello della ST Basilicata, avviand oprocessi valutativi per tutti i lavoratori Anas, con confronti diretti e scambi di feedback,sul conseguimento degli obbiettivi raggiunti, fra la dirigenza e ciascun dipendente.
E’ invero che molte problematiche, fra cui quella predominate relativa alla carenza di personale, pari a oltre 80 unità (personale di esercizio, amministrativo e tecnico), aspettano di essere affrontate quanto prima.
E’ altrettanto vero però che i risultati raggiunti vanno riconosciuti indifferentemente all’uno e all’altro, al sindacato e alla dirigenza.
Si auspica quindi, senza indugio, di continuare in un confronto costruttivo, in linea con quanto già avvenuto nel recente passato con la dirigenza della ST Anas Basilicata, riattivando i tavoli di contrattazione che restano gli unici ambiti in cui le attività del sindacato devono tutelare i diritti di tutti i lavoratori.